LA PIU’ BELLA DEL MONDO di Roberto Benigni in DVD
Dopo la straordinaria performance coi canti della Divina Commedia e prima di una nuova serie di puntate televisive dedicate a Dante e del sogno accarezzato di portare in video i Dieci Comandamenti, Roberto Benigni ci ha regalato da autentico mattatore un’altra perla della sua irresistibile verve declamatoria con l’appuntamento dedicato ai princìpi fondamentali della Costituzione, definita come recita il titolo la ‘più bella del mondo’.
Lo spettacolo è stato registrato al ‘mitico’ e felliniano Teatro 5 di Cinecittà; Roberto fa il suo ingresso in scena come da consolidata abitudine sulle note della marcetta composta da Nicola Piovani, “Il partito del pinzimonio”. Ed è col cuore che, nello snocciolare i primi dodici articoli, con la consueta verve ne difende l’importanza: «Nella Costituzione c’è la strada per risolvere tutti i problemi, si proclama la dignità umana. È la nostra mamma, ci protegge da qualsiasi cosa». Aggiungendo: «i nemici della Costituzione sono l’indifferenza alla politica che è amore per la vita, e il non voto. Sì, perché l’indifferenza è un errore grave, io vi dico di amare più che rispettare la politica, è la cosa più alta per organizzare la pace, la serenità e il lavoro. Non avere interesse per la politica è come dire di non avere interesse per la vita. Non vi tirare fuori, se vi tirate fuori è terribile, date il potere alla folla che sceglie sempre Barabba». Ed è accorata la perorazione dell’articolo 3, che «prescrive l’uguaglianza dei cittadini davanti alla legge senza (e Benigni sottolinea il ‘senza’) distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali; sembra come se l’hanno scritto a Woodstock, è “Imagine” di John Lennon trent’anni prima. Me li immagino i padri costituenti lì a Montecitorio, come fricchettoni, a passarsi il cannone». E lo stesso fa con l’articolo 4: «se non c’è il lavoro crolla tutto, la Repubblica e la democrazia che sono il corpo e l’anima delle nostre istituzioni. Quando non c’è lavoro perdiamo tutti perché quando lavoriamo modifichiamo noi stessi, è quella la grandezza del lavoro. Nella busta paga troviamo noi stessi: quella paga non è avere, è essere». Diverte la platea e si diverte egli stesso quando affronta l’articolo 9 dicendo: «la Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica, tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della nostra terra; sapete che si parla della sindrome di Stendhal perché quando lo scrittore arrivò a Firenze svenne al cospetto di cotanta tanta bellezza. A noi invece ci è toccata la ‘sindrome di Bondi’: invece di svenire lui, sono venuti giù i monumenti». Grande passione civile nel lungo excursus – soprattutto quando Roberto nel suo eloquio sottolinea i verbi, e le parole, per dare a questi la giusta enfasi – e un monito per le nuove generazioni a non farsi da parte. E alla fine se ne va salutando, cantando (sulle note di “La Vita è bella” di Piovani) e commuovendosi. Tra gli extra troviamo il monologo dedicato a Berlusconi la sera della messa in onda del programma; gioca subito la carta del suo tormentone preferito, e bersaglio privilegiato dei suoi strali satireggianti, Silvio Berlusconi, quando dice d’aver ringraziato il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, poi il Papa e nostro Signore, «ma qualcuno insisteva che dovevo pure ringraziare qualcuno di più importante: grazie, Silvio!». Poi, strettamente legato all’attualità aggiunge: «Due brutte notizie in questo mese, una è la fine del mondo, l’altra è una tragedia maggiore, s’è ripresentato, è la sesta volta; però ha detto che la settima si riposa».
(Luigi Lozzi) © RIPRODUZIONE RISERVATA
NOTE TECNICHE
Il Film
LA PIU’ BELLA DEL MONDO
(La più bella del mondo)
Italia, 2013, 120’
Regia: Stefano Vicario
Cast: Roberto Benigni.
Informazioni tecniche del Blu-Ray
Aspect Rario: 1,78:1 Anamorfico
Audio: Italiano Dolby Digital 2.0 (384 kbps)
Distributore: Melampo/Flamingo/CG Home Video
Prezzo: Euro 18,90