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LA BEFANA VIEN DI NOTTE di Michele Soavi in Blu-Ray

 

 

 

 

Paola Cortellesi, attrice dalle mille sfaccettature e capace di rimettersi in gioco di continuo tra grande e piccolo schermo, vincitrice del Super Ciak d’Oro come protagonista del 2019, è la protagonista di “La Befana vien di notte”, diretto da Michele Soavi e distribuito da Lucky Red.

 

 

 

 

L’idea di realizzare un Fantasy per famiglie, e per gli adolescenti, tutto italiano, intorno ad una figura popolare com’è la Befana, sulla falsariga dei tanti e tanti prodotti che da decenni arrivano sul mercato ‘a stelle e strisce’, è insolito e non è poi così peregrina. Peraltro affidandola ad un regista come Michele Soavi, forse ultimo grande rappresentante del cinema di genere italiano, che ha mostrato (nel suo curriculum è autore di una serie di prestigiosi horror di culto) di avere una certa dimestichezza con una materia non proprio alla portata di tutti. Il regista, nonostante non si possa parlare di risultato straordinario, dona al film un look originale, lugubre, grottesco e ‘creepy’. La sceneggiatura è di Nicola Guaglianone. Michele Soavi ===Consulta la Filmografia=== è regista di culto di film quali “Deliria” (1987), “La Chiesa” (1989), “La Setta” (1991) e “Dellamore Dellamorte” (1994); è stato allievo di Dario Argento (per il quale ha spesso diretto la seconda unità di regia; “Tenebre”, “Phenomena”, “Opera”), Joe D’Amato e Lamberto Bava, ed ha una lunga e collaudata esperienza di action-thriller-polizieschi televisivi (“Ultimo – La sfida”, “Uno bianca”, “Ultima pallottola”, “Ultimo – L’infiltrato”, “Nassiriya – Per non dimenticare”, e del più recente Rocco Schiavone”), ha collaborato perfino con Terry Gilliam (“Le avventure del barone di Münchausen”, “I fratelli Grimm e l’incantevole strega”) ed in passato, nei primi anni di carriera, è stato anche attore di film di genere per Nando Cicero, Lucio Fulci, Joe D’Amato, Lamberto Bava, Dario Argento, Ruggero Deodato, Ciro Ippolito. Alla luce degli odierni standard di marketing cinematografico, a pensarci bene, anche la Befana del film di Soavi ha un’identità segreta come l’hanno i supereroi tra quelli che vanno per la maggiore, Spider-Man, Batman, Superman; infatti di giorno è Paola, amatissima maestra elementare in un suggestivo paesello dell’arco alpino, che si (pre)occupa di somministrare ai suoi alunni pillole di educazione civica, mentre di notte, dopo i rintocchi della mezzanotte, si trasforma nell’insospettabile Befana, vestita di stracci e con un cappellaccio addosso, con tanto di naso sproporzionato ed esageratamente adunco, e scopa che le permette di sfrecciare tra comignoli e tetti, neanche fosse la Bat-Mobile o il mantello di Superman. La protagonista del film, così cara ai bambini nell’immaginario fanciullesco ma che molto temuta, conduce una personalissima battaglia ‘ideologica’ con Babbo Natale, assai più popolare di lei e per giunta sponsorizzato dalla bevanda più famosa al mondo, cosa che a lei non succede. Un giorno viene rapita da un tizio poco raccomandabile, che nell’infanzia era rimasto traumatizzato dalla sua figura, tale Mr. John (Stefano Fresi), che indossa abiti bizzarri e coloratissimi, fabbricante di giocattoli con la passione per i siparietti musicali, che al primo impatto sembra un novello Mangiafuoco che gioca con i cattivi dei cartoon della Disney. L’obbiettivo di Mr. John è quello di rubare alla Befana le lettere ricevute dai bambini per conquistarsi i suoi clienti. Alcuni degli alunni della professoressa Paola, capeggiati dalla biondina Sveva, prendono l’iniziativa di aiutare la sfortunata e fanno di tutto per cercare di salvarla… Protagonista, come detto, è Paola Cortellesi ===Consulta la Filmografia=== nelle vesti della celebre e iconica strega del folclore popolare, dal volto mostruosamente celato dal trucco, che vola su una scopa dispensando dolcetti e carbone nelle calze di tutti i bambini. La Cortellesi si è trovata a suo agio, divertendosi oltremisura, nei panni della Befana; «Ho accettato – ha dichiarato l’attrice – pensando che fosse una cosa nuova e positiva, mi piace questa strega buona che consegna regali, malvestita ma puntualissima… un tipo particolare, un’immortale la cui vita privata è un disastro perché, come ogni immortale, sopravvive a tutti quelli di cui si innamora. Ha uno spasimante che però è ignaro, come molti uomini, di molte cose». Ci sono riferimenti gustosi a svariati film quali “Lo chiamavano Jeeg Robot”, “E.T. L’extraterrestre”, “I Goonies”, “Stand By Me – Ricordo di un’estate”, “Willie Wonka”, “Toys”, addirittura “Stranger Things”, che probabilmente gli spettatori più piccoli non coglieranno. Come da tradizione cinematografica consolidata a fare un figurone sono come sempre i Cattivi, e fin qui il tutto asseconda le logiche di spettacolo e di marketing per bambini, quando però, in una scena la Befana viene messa su un rogo e data alle fiamme, certo diventa difficile immaginarlo adatto ai più piccoli. Da qui a fasi venire qualche dubbio sulla riuscita del film di Soavi, che torna a girare un film per il grande schermo a dieci anni da “Il sangue dei vinti”, il passo è breve. Forse ad avere ‘le scarpe tutte rotte’ è il film in questo caso, non la Befana, nonostante i primi cinque minuti del film siano assai suggestivi e suscitino legittima curiosità nello spettatore, riuscendo ad inquadrare al meglio il personaggio. “La Befana vien di notte” ha ottenuto una candidatura al David di Donatello; in Italia al Box Office ha incassato 7,7 milioni di euro nelle prime 8 settimane di programmazione.
TECNICA
Il trasferimento del film, girato in digitale, in High-Definition è impeccabile e non presenta elementi di discontinuità tecnica. L’aspect ratio è quello della visione cinematografica in 2.35:1 (1920 x 1080/24p), con codifica AVC/MPEG-4 su supporto BD-25. La qualità complessiva delle immagini è assolutamente soddisfacente, grazie alla solidità dei frame, neri profondi e piacevolezza della percezione tridimensionale, laddove godono di un risalto ottimale pure gli elementi collocati in background, e qualche criticità è avvertibile in alcune scene meno illuminate. Luminosità e contrasto, e varietà cromatica, rispondono a precise esigenze di regia e di scelte del direttore della fotografia. La natura poi delle riprese, delle ambientazioni e di certe soluzioni visive elevano ulteriormente la bontà del prodotto per la fruizione domestica. L’unica traccia presente in DTS-HD Master Audio 5.1, in italiano, è di più che accettabile fattura, visto anche che risultano pochi nel complesso i passaggi in cui la scena sonora richiede l’intervento di tutti gli elementi satellitari a disposizione, subwoofer incluso (impegnato soprattutto nei passaggi musicali). In quei pochi casi comunque si coglie un’ottima dinamica e l’efficacia degli effetti d’ambienza, mentre i dialoghi sono distintivi sul centrale. I Contenuti Extra, oltre al Trailer, si riducono ad uno Speciale ‘Making Of’ (18 minuti) incentrato sugli interventi del cast e della troupe, scene ‘rubate’ sul set e svelamento sulla tecnica di qualche effetto speciale.

 

 

(Luigi Lozzi)                                                     © RIPRODUZIONE RISERVATA

 

 

 

 


(immagini per cortese concessione della Lucky Red)

 

 

 

 

 

NOTE TECNICHE
Il Film

LA BEFANA VIEN DI NOTTE 

(La Befana vien di notte)
Italia, 2018, 98’
Regia: Michele Soavi
Cast: Paola Cortellesi, Stefano Fresi, Odette Adado, Jasper Gonzales Cabal, Diego Delpiano, Robert Ganea, Francesco Mura, Cloe Romagnoli, Fausto Maria Sciarappa, Giovanni Calcagno, Giuseppe Lo Piccolo, Luca Avagliano.

 

Informazioni tecniche del Blu-Ray

Aspect ratio: 2.35:1 1920x1080p/AVC MPEG-4 

Audio: Italiano DTS-HD Master Audio 5.1 / Dolby Digital 2.0 (descrittiva non vedenti)
Distributore: Lucky Red