L'angolo del Kult!

L’UOMO DAI MILLE VOLTI di Joseph Pevney in DVD

 

 

 

Biopic del 1957 ispirato alla vita di Lon Chaney, il versatile attore di tanti film dell’horror all’epoca del Muto, i più importanti dei quali sono stati “Il gobbo di Notre Dame” del ’23 e “Il Fantasma dell’Opera” (1925), e che vede protagonista James Cagney.

Quando interpreta il ruolo di Lon Chaney nel 1957 James Cagney (di cui vogliamo ricordare “Nemico pubblico” del 1931 di William A. Wellman, “Gli angeli con la faccia sporca” del 1938 di Michael Curtiz, “Ribalta di gloria” del 1942 sempre di Curtiz, “La furia umana” del 1949 di Raoul Walsh), nato nel luglio del 1899, è un attore già avviato sul viale del tramonto; un po’ per l’età (ben oltre la cinquantina) che non gli consente più di impersonare i ruoli (spesso di gangster) di giovane canaglia, sfrondato, agile e pieno di energia, che gli hanno dato la grande popolarità cinematografica – e in questo, nel dimenticare chi ha concorso alle sue glorie, lo sappiamo bene, Hollywood è sempre stata spietata -, un po’ perché i tempi sono cambiati ed il Cinema per fronteggiare la concorrenza minacciosa della televisione al suo monopolio economico in fatto d’intrattenimento mette in cantiere prevalentemente kolossal in costume, nei quali la figura di bassa statura e tutti nervi di Cagney ha poche possibilità di trovare spazio, oppure film giovanilistici interpretati dai nuovi Divi dei Cinquanta (Brando, Presley, Newman etc.). Inoltre – particolare da non trascurare –  l’industria del Cinema rispecchia l’angoscia strisciante del tempo rappresentata dal pericolo comunista e si fa condizionare dalle rigide regole del maccartismo che impongono storie prive di impegno sociale e tolgono lavoro a validi sceneggiatori costretti all’esilio o mandati in galera perché sospettati di essere comunisti. Gli anni Cinquanta per Cagney sono assai sofferti e privi di film di rilievo (a parte “Amami o lasciami” del ’55 diretta da Charles Vidor, sorprendentemente uno dei maggiori successi dell’anno, con cui l’attore sfiora l’Oscar vinto invece da Ernest Borgnine per “Marty”, e “Mister Robert” di John Ford e Mervyn LeRoy dello stesso anno accanto a Henry Fonda e Jack Lemmon), in effetti non si trovano ruoli adatti a lui, fino a quando la Universal non gli offre quello insolito di Lon Chaney, il grande divo del Muto specializzato in personaggi al ‘limite’, e per il quale Cagney entusiasticamente ringrazia, impegnandosi come non mai a dare il meglio di se. Notevoli gli stimoli che accompagnano l’attore che vede la possibilità di riemergere da un oblio cui pare destinato e la sua interpretazione viene accolta con entusiasmo dalla critica e dal pubblico. Lon Chaney, nome d’arte di Leonidas Frank Chaney (nato a Colorado Springs, il 1° aprile 1883), aveva preso parte a circa 160 pellicole ed era morto per un cancro alla gola il 26 agosto 1930, ad Hollywood, subito dopo aver terminato il suo primo (ed unico) film sonoro. Interpretava personaggi deformi e raccapriccianti, sempre diversi tra loro, servendosi di un trucco perfetto, del quale egli stesso era artefice, di volta in volta funzionale alle esigenze del copione, e guadagnandosi così il soprannome di ‘uomo dalle cento facce’. La vita di Chaney era stata assai triste ed aveva avuto numerose traversie, figlio di genitori sordomuti dei quali si occupò e con i quali riusciva a comunicare con il linguaggio dei gesti e con la mimica facciale, in seguito bagaglio importante del suo lavoro di attore, vittima poi di un matrimonio fallito concluso con uno scandalo, e morto a soli 46 anni. La sua eredità artistica venne raccolta dal figlio Creighton che prese il nome d’arte di Lon Chaney Jr., ma senza ottenere lo stesso successo del padre. L’interpretazione offerta da James Cagney è magnifica, l’attore dona una straordinaria dignità al suo Chaney che trova rifugio alle sofferenze personali proprio  proiettandosi nei personaggi grotteschi ed angosciosi che porta sullo schermo con grande tensione e partecipazione emotiva. Ci si affeziona senza dubbio al personaggio. Il critico del New Yorker all’epoca scrive: «C’è molta tenerezza, molta sensibilità e molto orgoglio in questa caratterizzazione di un attore angosciato. (..) Una parte come questa deve essere un Paradiso per un attore della maestria di Cagney». Peccato, perché in sostanza questo è l’ultimo grande film interpretato da James prima del ritiro definitivo dalle scene avvenuto pochi anni dopo. Soddisfacente la resa video per un film comunque datato ma che si fa apprezzare per il bianco e nero. Il sonoro nella norma di prodotti del genere. Come extra una presentazione del mio quasi omonimo Luigi Cozzi.

 

(Luigi Lozzi)                                                © RIPRODUZIONE RISERVATA

 

NOTE TECNICHE
Il Film

L’UOMO DAI MILLE VOLTI

(The Man of a Thousand Faces)

Usa, 1957, 122’ B&N
Regia: Joseph Pevney
Cast: James Cagney, Dorothy Malone, Jane Greer, Marjorie Rambeau, Jim Backus, Robert Evans, Celia Lovsky, Jeanne Cagney, Jack Albertson, Roger Smith.

Informazioni tecniche del DVD

Video: 2.35:1 anamorfico
Audio: Italiano, Inglese Dolby Digital 2.0 Dual Mono
Distributore: Sinister Film/CG Home Video
Prezzo: Euro 17,90