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L’AMORE MOLESTO di Mario Martone in Blu-Ray

 

 

 

 

A 23 anni dalla sua prima uscita sul grande schermo arriva in Blu-Ray, in una versione restaurata, “L’amore molesto” il pregevole film diretto da Mario Martone, vincitore di tre David di Donatello (Migliore Regia, Miglior Attrice Protagonista Anna Bonaiuto e Miglior Attrice Non Protagonista Angela Luce) e di un Nastro d’argento (Migliore Attrice Protagonista).

 

 

 

 

 

Prima di approdare nell’Home Entertainment (distribuita da CG Entertainment per Lucky Red), la nuova versione inedita e restaurata del film, dopo essere stata presentata in anteprima al pubblico alla 13ma Festa del Cinema di Roma 2018 come evento speciale, ha beneficiato pure di alcuni giorni di passaggio nelle sale. “L’amore molesto” è uno dei più bei film del regista partenopeo prossimo a compiere sessant’anni, è stato tratto dall’omonimo romanzo d’esordio di Elena Ferrante (l’acclamata autrice de “L’amica geniale” e “I giorni dell’abbandono”), e venne presentato per la prima volta alla 48esima edizione del Festival di Cannes nel 1995, ottenendo un immediato successo di critica e di pubblico. La nuova versione è stata restaurata nel 2018 in 2K, a partire da negativo originale, a cura della Lucky Red in collaborazione con 64Biz e Augustus Color e la supervisione di Luca Bigazzi, direttore della fotografia. L’aspetto ‘inedito’, rispetto alla versione cinematografica del 1995, sta nella scelta di Martone di riportate al Bianco e Nero le parti del racconto relative al passato, quelle in flashback, così come le aveva immaginate il regista in fase di sceneggiatura originale. Scelta che il napoletano Martone ha spiegato così: «Scrivendo la sceneggiatura avevo immaginato le scene del passato in bianco e nero, poi con Luca Bigazzi decidemmo per la decolorazione. Con il restauro abbiamo riabilitato l’idea originaria, più dura e radicale, quindi vedrete i flashback così come erano stati immaginati in origine». Mario Martone ===Consulta la Filmografia=== alla metà degli anni ’90 aveva confermato con questo lavoro – tratto come detto dal romanzo omonimo della Ferrante – la buona impressione offerta all’esordio con “Morte di un matematico napoletano”. Il regista si era innamorato del libro della Ferrante mentre si trovava a New York per la presentazione del suo film d’esordio, “Morte di un matematico napoletano”: un magnifico ritratto di donna e del suo rapporto conflittuale con la madre Amalia. Il regista ne apprezzò soprattutto le atmosfere calate nei quartieri popolari della Napoli ‘bassa’ dei quartieri spagnoli e i ‘suoni’ cantilenanti che emanava, decidendo di provare a tradurre in immagini quel coacervo di vibranti sensazioni. «Sentivo i rumori della città – raccontava il regista -, il dialetto dolce e insieme molesto e i corpi. Il personaggio centrale mi dava possibilità di girare un film con Anna Bonaiuto ===Consulta la Filmografia=== come protagonista, che lo interpretò in maniera leggendaria», proseguendo: «Non sapevo chi fosse Elena Ferrante e non l’ho mai saputo, ma il rapporto con la storia che raccontava fu immediato. Da lettore sapevo di avere tra le mani il libro di una scrittrice prodigiosa, il film mi spingeva a un dialogo, a una partita molto forte con quel romanzo in cui c’erano molti aspetti di Napoli a me familiari, veri e reali. La Ferrante è come i grandi scrittori russi: ha il potere di essere universale e di offrirti nello stesso tempo una serie di dettagli unici come l’odore di un certo luogo o il tanfo delle osterie, ogni cosa nei suoi libri è specifica. “L’amore molesto” è strutturato come un road movie attraverso i luoghi di Napoli, durante le riprese l’ho usato come fosse una mappa, ogni tanto infatti lo riaprivo perché mi venisse incontro un odore, un umore, il tatto, quella fisicità». Martone in un’intervista è pure entrato nel dettaglio del suo rapporto con la scrittrice: «Ci scrivevamo delle lunghe lettere. Quando chiesi i diritti alla E/O, gli editori mi dissero che Elena me li avrebbe dati, ma avrebbe voluto vedere una prima stesura della sceneggiatura, che le mandai con una lettera nella quale le chiedevo un confronto. Lei lo fece scrivendomi punto per punto tutto quello che non andava come le avevo detto, entrando nei dettagli e dandomi l’autorizzazione. Cominciammo a scriverci delle lettere fino all’ultima in cui la invitavo ad una proiezione privata del film, mi disse che l’avrebbe visto ma non in quell’occasione, non a quella proiezione, poi sparì e non ne seppi più nulla per anni. Qualche tempo dopo la casa editrice mi chiamò per dirmi della pubblicazione de La frantumaglia; c’era una lettera che mi chiedevano di leggere prima che fosse pubblicata, era stata scritta dalla Ferrante subito dopo la visione del film, ma non era mai stata inviata. È un testo straordinario sul rapporto tra cinema e letteratura che andrebbe studiato nelle scuole di cinema». Lei, Delia (Anna Bonaiuto), quarantenne disegnatrice di fumetti, ritorna a Napoli per i funerali della genitrice (Angela Luce), morta per annegamento, non si sa bene se suicida; la donna non è d’accordo sulla tesi del suicidio e dopo aver ricevuto una misteriosa telefonata inizia a indagare sugli ultimi mesi di vita della madre, ne ripercorre la vita tormentata dalla gelosia del marito e si imbatte in uomini ambigui e volgari, figure maschili castranti, come il presunto amante di Amalia e suo figlio Antonio, lo zio Filippo e il padre. Così i fatti vengono mano mano dispiegati in un viaggio a ritroso nella memoria diventando una dolorosa analisi di sé stessa, un percorso di consapevolezza, poiché la donna si identifica con la madre (interpretata da Licia Maglietta nei flashback) in un lucido e doloroso delirio autopunitivo. Nel passato di Delia c’è una molestia sessuale subita da bambina che è stata rimossa dalla memoria ma non dal proprio subconscio. Il capoluogo campano è stato raffigurato in modo anticonvenzionale, angosciante e claustrofobico. Il pregio più grande di questo thriller metropolitano, sensuale e misterioso, è la napoletanità che vi si respira sebbene quella tratteggiata sullo sfondo sia una Napoli degradata e fatiscente ma dall’animo sorprendentemente femminile. Merito va dato all’interpretazione di Anna Bonaiuto, vestita del rosso della sensualità e della rivoluzione sessuale (colore che entra in contrasto con il blu della memoria), bravissima nel rendere questo clima di ambiguità e di smarrimento con una recitazione istintuale di assoluta efficacia. E pure le musiche dai toni crepuscolari – composte da Steve Lacy e Alfred Shnitke – hanno un ruolo determinante nel ‘colorare’ le atmosfere del film mentre la chiusura è affidata alla “Tarantella del Gargano” eseguita da Daniele Sepe. E, al riguardo del restauro messo in atto, oggi Martone spiega: «Il film è stato riacquistato dagli Usa sull’onda del successo de “L’Amica Geniale”. Abbiamo optato per un restauro digitale, necessario oggi perché i film continuino a vivere e si possano vedere, visto che quelli su pellicola non riescono più a essere proiettati in maniera adeguata».

 


TECNICA
Quella che abbiamo visionato in High-Definition è un’edizione eccellente sia per qualità delle immagini (luminose e ben definite) e del sonoro (sia nella codifica originale che nel rielaborato DTS-HD Master Audio 2.0) che per abbondanza di extra. Da apprezzare il magnifico lavoro del direttore della Fotografia, Luca Bigazzi, che ha lavorato sui contrasti, tra i ricordi del passato (riportati in Bianco e Nero) ed il presente reso dai colori caldi e carnali. Per questa nuova edizione (e prima in Alta Definizione) è stata realizzata un’intervista esclusiva di Fabio Ferzetti a Martone (23 minuti) in cui viene approfondito il tema del restauro in 2k. Il comparto dei Contenuti Speciali (interamente curato da Ferzetti) è ulteriormente arricchito da un’altra intervista all’attrice protagonista Anna Bonaiuto (18 min), una ad Andrea Occhipinti (5 min), più le featurette “Sul set de L’amore molesto” (10 min) “Speciale Cannes 1995” (5 min) oltre all’immancabile e prezioso Trailer. Nella confezione del Blu-Ray è presente un booklet da collezione contenente l’epistolario intrattenuto da Mario Martone ed Elena Ferrante nella fase di preparazione della sceneggiatura del film.

 

(Luigi Lozzi)                                               © RIPRODUZIONE RISERVATA

 

 

 


(immagini per cortese concessione della Lucky Red/CG Entertainment)

 

 

 

 

NOTE TECNICHE
Il Film 

L’AMORE MOLESTO

(L’amore molesto)
Italia, 1995, 104’
Regia: Mario Martone
Cast: Anna Bonaiuto, Angela Luce, Italo Celoro, Licia Maglietta, Peppe Lanzetta, Gianni Cajafa, Lina Polito.

Informazioni tecniche del Blu-Ray

Aspect ratio: HD 1080 24p 16/9 1.85:1

Audio: Italiano DTS-HD Master Audio 2.0
Distributore: Lucky Red/CG Entertainment

 

 

 

Consulta la pagina ufficiale del distributore www.cgentertainment.it