Nel 1991 moriva tragicamente, a soli quattro anni, il bambino nato dalla relazione tra Eric Clapton e Lory del Santo precipitanto dalla finestra incautamente lasciata aperta di un grattacielo di New York; a Conor - questo era il nome del bambino - Eric Clapton dedicò l'anno seguente questa ballata che è diventata uno dei suoi singoli di maggiore successo, e gli valse, nel 1993, l’asegnazione di ben tre Grammy Awards: Canzone dell’anno, Incisione dell'anno e Miglior performance vocale pop maschile. Il brano venne incluso tra l'altro nella colonna sonora del film "Effetto allucinante" ("Rush"), diretto da Lili Fini Zanuck.
Il 22 maggio scorso Charles Aznavour ha compiuto 90 anni e continua ad esibirsi nei teatri di tutto il mondo; il prossimo 1 luglio si esibirà al Centrale del Foro Italico per l’unica data in Italia del suo tour. Di origine armena, nato a Parigi e scoperto da Edith Piaf, è diventato uno dei più grandi cantanti francesi di ogni tempo. Ha inciso canzoni in sette lingue diverse e "L'istrione" appartiene al periodo, l'inizio degli anni Settanta, in cui il cantante ha inciso molti dei suoi brani più importanti anche nella nostra lingua.
Abbiamo conosciuto questo brano del 1961 in Italia solo nel 1967 grazie all'interpretazione di Fausto Leali ("A chi") ma è bene concentrare la nostra attenzione sulla originaria interprete, Timi Yuro, nome d'arte di Rosemarie Timotea Aurro (Chicago, 4 agosto 1940 – Las Vegas, 30 marzo 2004, nata da una famiglia italiana originaria di Rocchetta a Volturno, IS), che è stata una cantante dalla voce potente ed emozionale, e molto 'nera'. "Hurt" fu il disco d'esordio per la cantante che arrivò al #4 della classifica americana di vendite. Timi Yuro ha partecipato due volte al Festival di Sanremo: nel 1965 con due brani ("E poi verrà l'autunno" con Don Miko e "Ti credo" con Peppino Gagliardi) e nel 1968 in coppia con Pino Donaggio ("Le solite cose").
Il nuovo film firmato da Clint Eastwood, "Jersey Boys" ha riportato alla luce le vicende personali e la storia musicale del gruppo vocale dei Four Seasons capeggiati da Frankie Valli; il gruppo di origini italo-americane si affermò negli anni Sessanta e tra il 1960 e il 1964 sono stati molto spesso in testa alle classifiche di vendita dei 45 giri con dei loro pezzi storici quali: "Rag Doll", "Walk Like A Man", "Sherry", "Big Girls Don’t Cry".
Un pezzo, conosciuto anche come "Before You Accuse Me (Take a Look at Yourself)", scritto ed inciso da Bo Diddley nel 1958, che si è trasformato negli anni in uno standard del Blues; Eric Clapton l'ha resa celebre incidendone una versione elettrica nel 1989 in "Journeyman" ed una acustica nel 1992 per l'LP "Unplugged". Ma ancor prima di lui nel 1970 i Creedence Clearwater Revival avevano incluso una cover del brano nell'album "Cosmo's Factory", pubblicata pure come B-side del singolo "Run Through The Jungle". Tra i tanti che l'anno incisa c'è pure Eric Burdon che l'ha inclusa nel suo ultimo disco del 2013, "Til Your River Runs Dry", pur eseguendola già da tempo dal vivo. Ve la proponiamo pure interpretata live da John Fogerty.