IL PADRINO – LA TRILOGIA di Francis Ford Coppola in 4K ULTRA-HD
“Il Padrino” è uno di quei rari film che è stato scomposto e analizzato all’infinito negli ultimi cinquant’anni, eppure c’è ancora spazio per la discussione e l’apprezzamento. Dall’incredibile romanzo originale che lo ha generato alla turbolenta produzione e processo di post-produzione fino alla sua acclamata uscita nelle sale nel 1972, il film ha molte storie da raccontare. Da un lato, abbiamo la storia cinematografica di un immigrato che è cresciuto attraverso una vita criminale ma che vuole disperatamente legittimare il suo cognome così come vorrebbe che i suoi figli non dovessero pagare il prezzo dei suoi peccati. Nella recentissima ‘Notte degli Oscar’ è stato reso omaggio al “Padrino” per i 50 anni dall’uscita nelle sale del primo film della trilogia: Francis Ford Coppola e le due star della saga della famiglia Corleone, Al Pacino e Robert de Niro, sono state accolte da una standing ovation sul palco dei premi dell’Academy. Coppola ha voluto dedicare ‘dal profondo del cuore’ un omaggio a due persone che non ci sono più ma che hanno avuto un ruolo determinante nella realizzazione della Trilogia: lo scrittore Mario Puzo, autore del romanzo da cui è stata tratta la Trilogia e sceneggiatore della stessa assieme allo stesso Coppola) e il produttore Robert Evans con cui era stato a lungo ai ferri corti durante la realizzazione dei film ma che è stato indubbiamente uno degli artefici principali del successo globale della saga de “Il Padrino”. “Il Padrino”, uscito nelle sale il 24 marzo 1972, al di là delle innumerevoli letture ‘trasversali’ che se ne voglia fare, tra interpretazioni sociologiche (la messa in scena della Mafia, la violenza, la natura degli antieroi, la fine del ‘Sogno Americano’, la metafora della società americana, la Hollywood in profonda fase di trasformazione) e psicoanalitiche, ha costituito davvero uno spartiacque nella storia del cinema e dei suoi meccanismi produttivi. Inoltre in una qualche maniera (comunque da non sottovalutare) “Il Padrino – The Godfather”, definito con molta arguzia da qualcuno «un’opera d’arte popolare», ha fatto da apripista poiché, con il suo fortunatissimo seguito “Il Padrino – Parte II”, ha dato inizio (e nobilitato) al movimento cinematografico indotto dei ‘sequel’ d’alto livello. Ovvero il secondo Padrino inaugurava un altro importante capitolo della trasformazione del cinema hollywoodiano dopo la grande crisi degli anni Sessanta: la serializzazione del prodotto di successo. Lo stile ‘visivo’ del film (la fotografia opera di Gordon Willis) è volutamente classico, non vi si trovano movimenti di macchina complicati, vi è una semplicità che in parte vuole evocare i film degli anni ’40 ma anche dare priorità ad una maggiore libertà di espressione agli interpreti. Il romanzo best seller di Mario Puzo, pubblicato nel 1969, storia di una famiglia italo-americana, i Corleone, e dell’ascesa nel mondo della mafia newyorkese, ha venduto 14 milioni di copie e lo scrittore di origini italiane (nato a New York nel 1920, da una famiglia proveniente dalla provincia di Avellino, e morto a Long Island nel luglio del 1999) venne ingaggiato pure per collaborare alla sceneggiatura. Ne è scaturito un colossal (ambizioso quanto “Via col vento”) che, assieme al suo seguito di due anni più tardi, è oggi considerato una pietra miliare della storia del Cinema di tutti i tempi. Il film incassò al botteghino la cifra incredibile (ed inaspettata) di oltre 265 milioni di dollari (in tutto il mondo), a fronte di un costo di 6,2 milioni di dollari (invece dei 2,5 inizialmente preventivati per realizzare una sorta di Noir di medio costo). A livello di major il successo del film consentì alla Paramount (e avrebbe dato una mano anche il successo poco dopo di “Love Story”), che viveva una crisi endemica al sistema, di tornare ad essere uno dei gruppi di maggior appeal nella Hollywood del tempo, e quindi del mondo intero. Anche le musiche scritte da Nino Rota ebbero un enorme successo internazionale. “Il Padrino” si aggiudicò tre Oscar su 10 nomination complessive ricevute: Miglior Film, Migliore Attore Protagonista a Marlon Brando (che in segno di protesta per le ingiustizie verso le minoranze, soprattutto i nativi americani, non si presentò alla cerimonia di consegna dei premi), Miglior Sceneggiatura Non Originale a Coppola e Puzo. L’American Film Institute nel 1998 ha inserito “Il Padrino” al terzo posto della classifica dei Migliori Cento Film statunitensi di tutti i tempi, facendolo salire in seconda posizione nella lista aggiornata dieci anni dopo. Da parte sua “Il Padrino – Parte II” ha fatto ancora meglio stravincendo nella notte degli Oscar 1974 quando ha portato a casa ben sei statuette (su 11 candidature) per Miglior Film, Miglior Attore Non Protagonista (Robert De Niro), Miglior Regia (Coppola), Miglior Sceneggiatura (Coppola e Puzo), Miglior Scenografia, Miglior Tema Musicale (Nino Rota) e lasciando fuori dai premi più importanti il solo Al Pacino ===Consulta la Filmografia=== candidato per il Miglior Attore Protagonista, con l’Oscar assegnato ad Art Carney (“Harry & Tonto”). La saga de “Il Padrino” è l’unica nella storia ad aver vinto più di un premio Oscar come Miglior Film. Nel secondo film si raccontano in parallelo le storie di Michael Corleone (Al Pacino), che espande le sue attività nel Nevada e deve fronteggiare il potere di un capitalista ebreo, e del giovane Vito Andolini (Robert De Niro), il quale getta le basi del suo futuro impero criminale. Interessante poi sottolineare, a margine, come Marlon Brando e Robert De Niro ===Consulta la Filmografia=== siano stati gli unici due attori ad aver vinto l’Oscar interpretando lo stesso personaggio, Don Vito Corleone, rispettivamente da anziano e da giovane fino ad essere eguagliati agli Oscar 2020, quando Joaquin Phoenix ha vinto il premio come Migliore Attore Protagonista per l’interpretazione di Joker nell’omonimo film, ruolo che valse il premio postumo come Miglior Attore Non Protagonista anche a Heath Ledger in “Il cavaliere oscuro”. Alla fine degli anni ’80 Coppola, a causa dell’insuccesso di alcune sue pellicole, si ritrovò in una grave crisi finanziaria e si convinse ad accettare la richiesta della Paramount di realizzare il terzo film della saga, nonostante avesse più volte dichiarato che questa sarebbe terminata col secondo capitolo. Per la sceneggiatura venne riconfermato, oltre a Coppola, anche Mario Puzo, mentre delle musiche si occupò Carmine Coppola, padre del regista. La narrazione dei film della trilogia si sviluppa in un arco di tempo di 96 anni, dal 1901 al 1997. In un’intervista del 1974 Francis F. Coppola ===Consulta la Filmografia===, appena trentunenne al tempo delle riprese, raccontò di come si era ‘avvicinato’ al romanzo di Mario Puzo quando non era ancora un autore conosciuto in tutto il mondo: «A quel tempo ero in cattive acque e non potevo produrre da me un progetto a cui tenevo molto, “La Conversazione”, che avevo sempre pronto e che i produttori rifiutavano. Bisognava che trovassi un job, un lavoro per tirarmi fuori dai guai. È per questo che accettai di fare “Il Padrino” per la Paramount (…). Senza “Il Padrino” non ci sarebbe stato “La Conversazione” (…). Se guadagnerò ancora molto denaro l’utilizzerò per fare dei film ancora più ambiziosi di questo!». Sembra davvero paradossale ma il fatto che gran parte della critica e del pubblico abbia identificato il successo del regista con la trilogia de “Il Padrino” è stata viene quasi sminuita dalla considerazione che “La Conversazione”, basato sulla perfezione del meccanismo narrativo (ed una sceneggiatura concepita fin dal 1966), era il progetto a cui Coppola ambiva fortemente e “Il Padrino” fosse solo lo strumento per arrivare a dirigerlo. È di sicuro questa una delle ragioni per cui il film interpretato da un Gene Hackman in straordinario stato di grazia, oltre alla sua qualità intrinseca, sia diventato un ‘Cult’. “La Conversazione” ===Leggi la Recensione===, premiato a Cannes con la Palma d’Oro, in effetti rappresentò un premio alla qualità, laddove gli Oscar, per tradizione, incarnano i premi all’industria del Cinema, e con il successo ‘cult’ ricevuto costituì la definitiva consacrazione di Coppola presso la critica europea. Coppola in estrema sintesi aveva avuto modo di comprendere che se voleva fare i film che piacevano a lui doveva fare “Il Padrino”. Più con “La Conversazione” che con “Il Padrino” Coppola è stato a capo (pure anche per ragioni temporali che lo ponevano come una sorta di patriarca) della ‘golden age’ del nuovo cinema americano, quella generazione di registi composta dai vari Martin Scorsese ===Consulta la Filmografia===, Robert Altman ===Consulta la Filmografia===, Peter Bogdanovich, Brian De Palma ===Consulta la Filmografia===, dei primi Steven Spielberg ===Consulta la Filmografia=== e George Lucas. Coppola nasceva il 7 aprile 1939 a Detroit, ma è cresciuto a Long Island in una famiglia di origine italiana: il padre Carmine aveva a lungo suonato il flauto nell’orchestra di Arturo Toscanini e si sarebbe presa una sorta di rivincita sulle ambizioni frustrate di comporre musica con la colonna sonora scritta per il film muto restaurato “Napoleon”. Il ritratto disegnato da Marlon Brando dell’anziano capofamiglia mafioso corrispondeva alle dinamiche psicologiche avute da Francis con il padre Carmine. «Per me un film politico non è un film che discute di politica, è un film che cambia lo spirito della gente su un determinato argomento. Il film più politico del mondo potrebbe essere un film che non ha un solo argomento politico». Ha scritto Vito Zagarrio nella monografia dedicata al regista italo-americano: «Parlare di Francis Coppola significa parlare di tre decenni del cinema americano, dalla sua crisi negli anni Sessanta alla ‘rinascita’ della ‘New Hollywood’, dall’affermazione dell’era elettronica alla cosiddetta ‘New New Hollywood’, cioè al legittimarsi di una ennesima, a tutt’oggi inattaccabile, leadership mondiale del cinema statunitense». Con “Il Padrino” Marlon Brando ha potuto pure rilanciarsi nello star-system; all’epoca aveva quarantasette anni e un aspetto ancora giovanile, al provino per la parte di don Vito Corleone decise di voler dare al suo personaggio una faccia da bulldog. Così accadde che recitò con del cotone in bocca per appesantire le guance e apparire più anziano. Questo trucco convinse definitivamente il regista e i produttori ad assegnarli il ruolo nel film.
TECNICA
La pubblicazione in 4K ULTRA-HD sul mercato, per la prima volta, della la saga dei Corleone (da parte della Paramount Pictures, e della società di produzione di Coppola, l’American Zoetrope, e la distribuzione nel nostro paese curata da Koch Media), in occasione del cinquantesimo anniversario de “Il Padrino”, costituisce in sé un evento non trascurabile sia per l’importanza della Trilogia in sé che per la qualità del risultato ottenuto. Perché tutti e tre i film della trilogia appaiono incredibili. Ci sono voluti tre anni di lavoro e l’intervento in prima persona dello stesso Coppola. In passato ci sono state numerose pubblicazioni di cofanetti (sia in DVD che in Blu-Ray) esaustivi ma mai in 4K ULTRA-HD; un prodotto che rappresenta uno step avanzato (rispetto all’intervento operato nel 2007) e forse definitivo con l’intera saga rimasterizzata e restaurata accuratamente; ed tornata all’antico ed originario splendore. Il nuovo box contiene, oltre ai primi due film della trilogia in duplice versione (4K ULTRA-HD e Blu-Ray), 2 dischi in High-Definition con Contenuti Extra e la Director’s Cut del terzo film intitolata “Mario Puzo’s The Godfather, Coda: The Death of Michael Corleone” uscita in sala e Home video nel 2020. Ha dichiarato Francis Ford Coppola: «Sono molto orgoglioso de “Il Padrino”, che ha sicuramente definito il primo terzo della mia vita creativa. In particolare del fatto che “Il Padrino Coda: La Morte di Michael Corleone” sia incluso in questo tributo per il 50° anniversario, in quanto racchiude la visione originale mia e di Mario Puzo nel concludere definitivamente la nostra epica trilogia. È anche gratificante festeggiare questo traguardo con Paramount e insieme ai meravigliosi fan che lo hanno amato per decenni, alle giovani generazioni che oggi lo trovano ancora attuale e a coloro che potranno scoprirlo per la prima volta». Per quanto concerne “Il Padrino”, sotto il profilo video, dopo l’ultimo restauro, sono stati riportati alla luce svariati materiali del film, consentendo così a Coppola e ai suoi collaboratori di dare a “Il Padrino” ulteriore brillantezza di quanto non fosse stato già fatto nel restauro del 2007. Con questo nuovo restauro 4K con Dolby Vision HDR (e HDR10) viene esaltata la magnifica fotografia di Gordon Willis che sfuma tra le tonalità marrone scuro/nero ed arancione/giallo virato in seppia. Coppola, con il supporto di Willis (che usò giochi di ombre e bassi livelli di luce) aveva decise di dare un ‘tono’ alla pellicola tale da far sembrare ogni scena come se fosse dipinta in un quadro. Il dettaglio è quanto mai realistico ed ogni fotogramma può essere esaminato meticolosamente. È presente della grana, di natura cinematografica ovviamente, che non diventa mai invadente o fastidiosa. “Il Padrino – Parte II” si avvale di un trasferimento 4K Ultra HD altrettanto sbalorditivo. Penso alle prime straordinarie scene ambientate in Sicilia nei primi anni del ‘900; ed efficace è il passaggio alle immagini nelle vecchie strade di New York, nelle aule di tribunale e nelle strade della Cuba degli anni ’50. Ci sono molte sequenze illuminate con una ricca gamma di colori (con rossi e blu brillanti e cromatismo acceso per gialli e arancioni, neri profondi e senso di tridimensionalità accentuato), dettagli e sorprendenti scenografie grazie allo straordinario lavoro fotografico di Gordon Willis. In “Il Padrino – Parte III” vengono esaltate la trama dei vestiti e l’impressionante scenografia con i dettagli distintivi della fine degli anni ‘70 e inizio degli ‘80 da New York alla Città del Vaticano alla Sicilia. I livelli del nero sono magnificamente profondi e tali da garantire una straordinaria profondità tridimensionale dell’immagine. Sotto il profilo audio tutti e tre i film del “Il Padrino” vengono accompagnati da opzioni audio che prevedono la traccia Dolby TrueHD 5.1 per l’inglese e il Dolby Digital 5.1 per italiano ed altre lingue a corredo, in realtà tutte già note. I dialoghi per tutti sono puliti e nitidi senza problemi. Il ‘paesaggio’ sonoro è limpido e aggressivo quando e dove necessario. Nel cofanetto, oltre ai tantissimi Contenuti Extra già contemplati nelle precedenti Edizioni Speciali Home Video della saga, sono stati inclusi cinque nuovi contenuti speciali realizzati per l’occasione: “Introduzione di Francis Ford Coppola alla saga”: il regista ringrazia il gruppo di talenti con cui ha lavorato e che ha permesso la realizzazione di questo cofanetto da collezione, “Il cerchio si chiude: Preservare Il Padrino”: Gli archivisti della Paramount Pictures descrivono nel dettaglio l’incredibile processo di restauro attraverso filmati d’archivio che mostrano l’evoluzione del film nell’Home Entertainment, mentre le tecnologie audio e video hanno fatto passi da gigante nel corso dei decenni, “Immortalare i Corleone: Attraverso le lenti del fotografo Steve Schapiro”: In questa conversazione sincera e riflessiva, il fotografo Steve Schapiro condivide la sua particolare visione e i suoi ricordi come testimone della realizzazione di questo film epocale, “Il Padrino: video amatoriali”: collezione di filmini in 8mm girati nel 1971 sul set del primo film, “La versione restaurata”: confronto tra i film prima e dopo l’ultimo restauro che mostrano ampi miglioramenti della qualità delle immagini de Il Padrino. Saranno invece presenti i Contenuti Speciali già conosciuti: “Il Capolavoro che quasi non esisteva”, “Il mondo de Il Padrino”, “Emulsional Rescue—La scoperta de Il Padrino”, “Quando la sparatoria finì”, “Il Padrino sul tappeto rosso”, “Quattro Cortometraggi su Il Padrino: The Godfather vs. The Godfather: Part II, Cannoli, Riffing on the Riffing, Clemenza, L’albero genealogico della famiglia Corleone”, “Carta dell’organizzazione criminale”, “Album di nozze di Connie e Carlo”, “Note di produzione”, “Dietro le Quinte”, “A Look Inside”, “On Location”, “Appunti di Francis Ford Coppola”, “Musica de Il Padrino”, “Nino Rota”, “Carmine Coppola”, “Coppola & Puzo: Dal libro alla sceneggiatura”, “Gordon Willis e la fotografia”, “Storyboards – Il Padrino: Parte II”, “Storyboards – Il Padrino: Parte III”, “Dietro le quinte de Il Padrino del 1971”, “Scene eliminate”, “Gallerie fotografiche”, “Trailer”, “Acclamazioni e Reazioni”, “Biografie della troupe”.
(Luigi Lozzi) © RIPRODUZIONE RISERVATA
NOTE TECNICHE
Il Film
IL PADRINO – LA TRILOGIA
DRAMMATICO
The Godfather / The Godfather – Part II / The Godfather – Part III
Usa, 1972 / 1974 / 1990, 547’ (Extra esclusi)
Totale dischi: 9
Distributore: Paramount/Koch Media
IL PADRINO
The Godfather
Usa, 1972, 175’
Regia: Francis Ford Coppola
Cast: Marlon Brando (don Vito Corleone), Al Pacino (Michael Corleone), James Caan (Santino Corleone), Richard S. Castellano (Peter Clemenza), Robert Duvall (Tom Hagen), Sterling Hayden (Mark McCluskey), John Marley (Jack Woltz), Richard Conte (Emilio Barzini), Al Lettieri (Virgil Sollozzo), Diane Keaton (Kay Adams), Abe Vigoda (Salvatore Tessio), Talia Shire (Constanzia Corleone), Gianni Russo (Carlo Rizzi), John Cazale (Fredo Corleone), Rudy Bond (Carmine Cuneo), Al Martino (Johnny Fontane), Morgana King (Carmela Corleone), Lenny Montana (Luca Brasi), John Martino (Paulie Gatto), Salvatore Corsitto (Amerigo Bonasera), Richard Bright (Al Neri), Victor Rendina (Philip Tattaglia), Alex Rocco (Moe Greene), Joe Spinell (Willie Cicci), Angelo Infanti (Fabrizio), Franco Citti (Calo), Simonetta Stefanelli (Apollonia), Saro Urzì (Sig. Vitelli, padre di Apollonia), Corrado Gaipa (Don Tommasino).
Aspect ratio: 1.85:1 2160p HEVC
Audio: Italiano Dolby Digital 5.1 / Inglese Dolby TrueHD 5.1
IL PADRINO – PARTE II
The Godfather – Part II
Usa, 1974, 202’
Regia: Francis Ford Coppola
Cast: Al Pacino (Michael Corleone), Robert Duvall (Tom Hagen), Diane Keaton (Kay Adams), Robert De Niro (Vito Corleone), John Cazale (Fredo Corleone), Talia Shire (Connie Corleone), Lee Strasberg (Hyman Roth), Michael V. Gazzo (Frank Pentangeli), G.D. Spradlin (Pat Geary), Richard Bright (Al Neri), Gastone Moschin (Don Fanucci), Tom Rosqui (Rocco Lampone), Bruno Kirby (Peter Clemenza), Frank Sivero (Genco Abbandando), Oreste Baldini (Vito Corleone da giovane), Francesca De Sapio (Carmela Corleone da giovane), Morgana King (Carmela Corleone), Marianna Hill (Deanna Dunn), Leopoldo Trieste (sig. Roberto), Dominic Chianese (Johnny Ola), Amerigo Tot (Bussetta), Troy Donahue (Merle Johnson), John Aprea (Salvatore Tessio da giovane), Joe Spinell (Willie Cicci).
Aspect ratio: 1.85:1 2160p HEVC
Audio: Italiano Dolby Digital 5.1 / Inglese Dolby TrueHD 5.1
IL PADRINO – PARTE III
The Godfather – Part III
Usa, 1990, 170’
Regia: Francis Ford Coppola
Cast: Al Pacino (Michael Corleone), Diane Keaton (Kay Adams), Talia Shire (Connie Corleone), Andy García (Vincent Mancini), Eli Wallach (Ozzie Altobello), Joe Mantegna (Joey Zasa), George Hamilton (B.J. Harrison), Bridget Fonda (Grace Hamilton), Sofia Coppola (Mary Corleone), Raf Vallone (cardinale Lamberto), Franc D’Ambrosio (Anthony Corleone), Donal Donnelly (arcivescovo Gilday), Richard Bright (Al Neri), Al Martino (Johnny Fontane), Helmut Berger (Frederick Keinszig), Don Novello (Dominic Abbandando), John Savage (padre Andrew Hagen), Franco Citti (Calò), Mario Donatone (Mosca), Vittorio Duse (don Tommasino), Enzo Robutti (Licio Lucchesi), Michele Russo (Spara), Brett Halsey (Douglas Michelson).
Aspect ratio: 1.85:1 2160p HEVC
Audio: Italiano Dolby Digital 5.1 / Inglese Dolby TrueHD 5.1