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I PREDATORI DELL’ARCA PERDUTA di Steven Spielberg in 4K ULTRA-HD

 

 

La saga di Indiana Jones, l’archeologo avventuriero con fedora in testa e frusta a corredo creato da George Lucas e affidato all’amico Steven Spielberg per la regia (con Harrison Ford nel ruolo di Indy), si è così saldamente ancorata all’immaginario cinefilo da trasformarsi in un archetipo tra i più affascinanti e di maggior successo della storia del Cinema. E non sono mancate nell’Home Video, nel corso degli ultimi decenni, svariate edizioni speciali delle avventure di Indiana Jones. Adesso, per la gioia dei fan, è la volta di una pregevole versione in 4K ULTRA-HD, per giunta in formato SteelBook da collezione, predisposta da Koch Media.

L’essenza più genuina dell’avventura è rappresentata di certo sul grande schermo dalle gesta di Indiana Jones, il personaggio creato da George Lucas e Steven Spielberg e modellato sui fumetti che avevano accompagnato l’infanzia di entrambi. Da molto tempo i fan invocavano il ritorno dell’archeologo con frusta e Fedora e la premiata ditta Lucas & Spielberg dopo attente valutazioni (soprattutto legate alla fattibilità, ed alla credibilità, di riportare sullo schermo un Harrison Ford che il prossimo 13 luglio compirà 80 anni), ripetuti annunci ed altrettanti rinvii, e a quindici anni dall’ultimo episodio portato sul grande schermo, si è decisa al grande passo. Avventura, azione, omaggi al cinema e ai fumetti, lampi di geniale messa in scena ci sono tutti nella saga; ed in più anche una buona dose di effetti speciali che la tecnologia digitale permette ormai di utilizzare da tempo e Indiana Jones, alias Harrison Ford che è il solo e unico depositario nella memoria collettiva del personaggio portato sugli schermi dalla premiata ditta Lucas & Spielberg, oggi più che mai, è in grado di conquistare le nuove generazioni alla stregua di qualsiasi altro blockbuster poiché il consumo di cinema è mutato radicalmente negli oltre quarant’anni trascorsi da “I predatori dell’arca perduta”. Indy è come sempre un personaggio (istintivamente) autoreferenziale, si nutre di nostalgia per il cinema d’altre epoche, è imbevuto di un umorismo quasi da cartoon (con le scazzottate e gli interminabili inseguimenti) e naviga sull’onda di atmosfere cariche di quelle piacevoli suggestioni da film colto d’altri tempi. La serie, come sappiamo bene, si ispira ai b-movie d’avventura degli anni Trenta e si compone di “I predatori dell’arca perduta” (1981), “Indiana Jones e il tempio maledetto” (1984), “Indiana Jones e l’ultima crociata” (1989) e “Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo” (2008). Intanto è stato annunciato questo quinto attesissimo capitolo, di cui non si conosce ancora il titolo ma la cui data di uscita è stata fissata in largo anticipo per il 30 giugno 2023. La regia sarà di James Mangold ===Consulta la Filmografia===, affidabilissimo ed estroverso regista che annovera nella sua filmografia, tra gli altri, titoli quali “Cop Land”, 1997, “Quando l’amore brucia l’anima – Walk the Line”, 2005, “Wolverine – L’immortale”, 2013, “Logan – The Wolverine” 2017, “Le Mans ’66 – La grande sfida”, 2019. Il cinema di Steven Spielberg, nell’arco di una carriera ormai cinquantennale, si è alimentato per lungo tempo di una sorta di sintesi enciclopedica di tutti i generi (di scrittura e di immagini) popolari della nostra contemporaneità – dai fumetti a storie di alieni, dalle favole per bambini ai western, dal fantasy alla fantascienza -, ma almeno dal 1993, dal tempo di “Schindler’s List”, è assurto al rango assoluto di Cinema d’Autore. Notevole è la capacità del regista di amalgamare generi diversi, utilizzando al contempo tanti linguaggi universalmente riconosciuti. Tra i ’70 e gli ’80, gli anni in cui ha contribuito a rifondare il cinema di Hollywood, Steven Spielberg ===Consulta la Filmografia=== è stato una sorta di Re Mida, abile nel trasformare in oro tutto quello cui si interessava (cinematograficamente parlando). E’ il regista che ha avuto più successo nella storia del cinema dal punto di vista finanziario, avendo diretto e prodotto un incredibile numero di film che hanno sbancato i botteghini in tutto il mondo procurandogli un’enorme influenza su tutta Hollywood. Due i principi fondamentali: la regressione all’infanzia ed il cannibalismo dei generi. Perché i primi consumatori delle sue fantasmagorie sono stati i bambini (di ogni età), poi i cinefili come lui. E’ uno dei più grandi autori contemporanei ed ha contribuito nei primi anni Settanta, assieme ad un manipolo di grandi talenti (Lucas, Coppola, Scorsese, De Palma, Altman, Bogdanovich), a rivoluzionare gli schemi un pò consunti del cinema americano in quella stagione che è stata etichettata come ‘New Hollywood’. Con la serie di Indiana Jones Spielberg ha posto un punto fermo e imprescindibile nel cinema d’avventura, consegnando all’immaginario cinematografico uno dei personaggi più amati di sempre. Durante una vacanza alle Hawaii nel 1977 Spielberg e Lucas avevano accarezzato l’idea di riportare in auge i serial d’avventura esotici ed intriganti che li appassionavano da bambini. Nasceva così “I predatori dell’arca perduta” (il titolo iniziale doveva essere “Le avventure di Indiana Smith”), sceneggiato da Lawrence Kasdan da un soggetto di Lucas, sulla figura dell’archeologo alla ricerca di preziosi tesori che si caccia sempre nei guai. Spielberg aveva sempre desiderato girare un episodio della saga dedicata a James Bond, alias agente segreto 007, e la creazione del personaggio di Indiana Jones, con l’inseparabile cappello di feltro e la frusta, è stata una sorta di rivincita sulla frustrazione di non aver potuto realizzare il suo sogno. Vi si raccontano le peripezie di Indy per impedire ai nazisti di impossessarsi dell’arca dell’alleanza, nella quale sono conservate le tavole di Mosé. La prima idea dei due fu di affidare il ruolo da protagonista a Tom Selleck, all’epoca appena scelto come protagonista della serie tv Magnum P.I. e quindi scartato. A quel punto Spielberg insisteva su uno degli altri attori papabili, Harrison Ford, reduce da “L’impero colpisce ancora”, anche se ritenuto troppo celebre per via del ruolo di Han Solo nella saga di Star Wars. George Lucas, con la sua Lucasfilm Ltd. si mise alla ricerca di finanziamenti per il film e il budget previsto di 20 milioni di dollari spaventò molti produttori fino a quando Michael Eisner, allora presidente della Paramount Pictures, si accordò con il regista di “Guerre Stellari” sulla base di un compromesso che gli permetteva di avere in cambio i diritti esclusivi su eventuali sequel e sanzioni severe per eventuali ritardi sul programma di riprese o sforamento del budget. Le riprese iniziarono il 23 giugno 1980 e si svolsero in circa 2 mesi e mezzo tra Francia (La Rochelle), Tunisia (per le location dell’Egitto), Hawaii e gli Elstree Studios in Inghilterra, in anticipo di qualche settimana sulla data concordata con Eisner. Il lavoro di post-produzione, invece, è durato due mesi e si è concentrato soprattutto sugli effetti speciali. Il primo montaggio realizzato da Spielberg aveva una lunghezza di

HARRISON FORD as Indiana Jones, KAREN ALLEN as Marion
in Raiders Of The Lost Ark
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www.capitalpictures.com
Supplied by Capital Pictures

quasi tre ore prima che venisse operata una serie di tagli che hanno portato il ‘Final Cut’ a poco meno di due ore. “I predatori dell’arca perduta” è stato candidato a ben 8 Premi Oscar, tutti tecnici, conquistando 5 statuette: Miglior Montaggio, Miglior Scenografia, Miglior Sonoro, Migliori Effetti Speciali e Miglior Montaggio Sonoro; costato 18 milioni di dollari il film ne ha incassati circa 389 nel mondo. Alcune curiosità relative alla realizzazione del film ci raccontano, ad esempio, come l’iconica scena in cui Indiana Jones spara all’uomo con la spada non era presente nella sceneggiatura originale, che prevedeva l’uso della frusta da parte di Harrison Ford per strappare la spada dalle mani del suo aggressore, e fu proprio l’attore a suggerire l’uso della pistola che Spielberg accolse subito di buon grado. Poi c’è quella della lastra di vetro a separa Harrison Ford dal cobra quando l’attore cade di fronte al serpente e questi spruzza il veleno sul vetro. Il successo del film, in un tripudio di azione e d’avventura ad occhi aperti, è stato stratosferico e ha dato vita a due sequel altrettanto fortunati – “Indiana Jones e il tempio maledetto” (1984), in realtà un prequel del primo film, che vede il protagonista impegnato in India per ritrovare una preziosa pietra magica, e “Indiana Jones e l’ultima crociata” (1989), con Indy alla ricerca di suo padre (Sean Connery) rapito dai nazisti perché li conducesse al santo Graal, più un quarto capitolo nel 2008, “Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo”. Il film apripista della saga, “I predatori dell’arca perduta”, ha da poco compiuto 40 anni ed assieme alle notizie del prossimo film ancora una volta interpretato dall’immarcescibile Harrison Ford, a bel 15 anni di distanza dall’ultimo “Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo”, ha fatto lievitare le attenzioni intorno al personaggio e sono numerose le iniziative editoriali sul mercato dell’Home Video in proposito.
TECNICA
Koch Media pubblica “I Predatori dell’Arca Perduta” (su licenza Lucasfilm Ltd. e Paramount Pictures) in una pregevole ‘Limited Edition’ SteelBook in versione restaurata 4K Ultra HD a partire dai negativi originali + Blu-Ray, presentato nel formato di 2,35:1 con una risoluzione di 3840 x 2160 pixel. Un piccolo grande evento per qualsiasi appassionato (ed in prospettiva per le nuove generazioni di fan) è anche lo splendido cofanetto edito da Koch Media che contiene 9 dischi: i quattro film sia in 4K Ultra-HD (con Dolby Vision® e HDR-10 per una qualità dell’immagine ultra vivida) che in Blu-Ray, più un disco di Contenuti Speciali (che ammontano a circa 7 ore) ad arricchire la confezione. Ora, da parte di Koch Media, si sta procedendo alla pubblicazione, a distanza di un mese l’uno dall’altro, dei singoli film in 4K Ultra-HD in edizione Steelbook da collezione con packaging esclusivi che celebrano gli iconici artwork delle originali uscite cinematografiche: saranno felici tutti i fan dell’archeologo più famoso del mondo. “I predatori dell’arca perduta”, il primo film dell’epico franchise di Indiana Jones, originariamente filmato in 35mm in Panavision con lenti anamorfiche, fu stampato con un rapporto di 2,39:1 per la regolare programmazione nelle sale, ed è stato rimesso a lucido a 40 anni dall’uscita originaria grazie ad una scansione 4K effettuata direttamente sui negativi originali per conferire la massima risoluzione possibile fruibile nel salotto domestico: davvero efficace per brillantezza dei colori, definizione e dettaglio dei particolari la percezione che se ne coglie. Nel confrontare una serie di scene topiche tra l’edizione in Blu-Ray e quella in 4K appare subito netto il miglioramento delle immagini ed emerge anche un quadro video assolutamente entusiasmante nonostante i tanti anni sul groppone da parte del film. Visivamente il film di Spielberg è veramente sontuoso e di prim’ordine con quell’adeguato impianto vintage che tutti gli riconoscono. Frame solidi, schema colore intenso e ottima resa anche nelle situazioni notturne o in interni scarsamente illuminati. Contrasto pronunciato che mette in rilievo anche particolare in background. Il lavoro di rimasterizzazione video ha consentito di ridurre la dominante di rosso, ha donato maggiore luminosità e dato migliore compattezza alle zone scure, in modo tale da far emergere prepotentemente dettagli che non avevamo mai percepito in precedenza. Così la visione del film è totalmente appagante. Il sonoro, grazie ad una distribuzione accorta sul fronte dei diffusori, esalta le numerose scene d’azione ma anche la bontà di una colonna sonora che poggia sull’epico leit-motif composto da John Williams. Sul versante audio troviamo una traccia in lingua originale in Dolby Atmos, e pure la presenza (richiestissima a gran voce) del doppiaggio originale in Stereo 2.0 con la voce di Michele Gammino che doppia Harrison Ford assieme alla traccia ridoppiata in Dolby Digital 5.1 con la voce di Pino Insegno; e questo è un segno di grande rispetto per i cinefili anche a costo di riproporre il canonico 2.0 stereo dell’epoca; nostalgico per chiunque, ma pur sempre importante per qualsiasi cultore della saga. Sul fronte puramente tecnico da preferire il potente Dolby Atmos in lingua originale. L’intero processo di rimasterizzazione è stato approvato dallo stesso Steven Spielberg. La confezione è una magnifica Steelbook realizzata per l’occasione mantenendo sulla cover l’Artwork della locandina originale del film. Nel suo interno oltre al film in 4K Ultra HD troviamo quello in Blu-Ray e un mini poster da collezione. Pochi Extra in questa edizione; solo tre Trailer identici. Sono invece copiosi i Contenuti Extra presenti sulla Movie Collection (a 9 dischi) che contiene i quattro film della saga con oltre sette ore di materiali sul disco aggiuntivo che offre, tra l’altro, due speciali, “Il ritorno di una leggenda” (17’), la pre-produzione del film (12’), il “Diario di produzione: Dietro le quinte” (80’), le featurette “Guerrieri in sala trucco” (5’30”), “I teschi di cristallo” (10’), “Oggetti e icone del film” (10’), “Effetti speciali di Indy” (22’), “Avventure in post-produzione” (13’), “primo Piano: il team del film” (4’), “Sequenze in pre-visualizzazione” (14’), gallerie fotografiche e il trailer.

(Luigi Lozzi)                                                © RIPRODUZIONE RISERVATA

NOTE TECNICHE
Il Film

I PREDATORI DELL’ARCA PERDUTA
(Raiders Of The Lost Ark)
Usa, 1982 115’
Regia: Steven Spielberg
Cast: Harrison Ford, Karen Allen, John Rhys-Davies, Alfred Molina, Paul Freeman, Ronald Lacey, Denholm Elliott, Wolf Kahler, Anthony Higgins, Vic Tablian, Don Fellows, William Hootkins, Bill Reimbold, Fred Sorenson, Patrick Durkin.

Informazioni tecniche del 4K ULTRA-HD / Blu-Ray

Video:
DISCO UHD: UHD-HDR Dolby Vision, 2.35:1, 16:9 Letterbox
DISCO BLU-RAY: 16:9 Anamorfico 2.35:1
Audio:
DISCO UHD: Inglese Dolby Atmos / Italiano, Francese, Giapponese, Spagnolo 5.1 Dolby Digital / Italiano doppiaggio originale, Spagnolo, Giapponese, Russo 2.0 Dolby Digital
DISCO BLU-RAY: Inglese 5.1 DTS HD Maste Audio / Spagnolo Castigliano, Italiano 5.1 Dolby Digital / Italiano doppiaggio originale, Spagnolo Castigliano Surround / Catalano Mono L/R
Lingue: Italiano, Inglese, Francese, Giapponese, Spagnolo, Spagnolo Castigliano, Catalano, Russo
Sottotitoli: Italiano, Inglese + vari
Distributore: Paramount/LucasFilm/Koch Media