HISTORY OF HORROR di Eli Roth in Blu-Ray
La prima stagione della docu-serie “Eli Roth’s History of Horror”, andata in onda sulla rete americana AMC e presentata dal regista di “Cabin Fever” e “Hostel”, approda in Home Video nella prestigiosa collana Midnight Factory della Koch Media.
Andata in onda sul network AMC dal 14 ottobre al 18 novembre del 2018, questa serie dedicata, come si evince dal titolo, alla storia del cinema dell’Orrore ed è stata suddivisa in sette episodi tematici della durata di 45 minuti l’uno: Zombie, Slasher (che occupa due puntate), Possessioni demoniache, Mostri, Vampiri e Fantasmi. A presentarla e coordinarla ha provveduto Eli Roth ===Consulta la Filmografia===, uno dei registi più accreditati sulla scena internazionale del genere Horror (ma anche attore per esempio del ‘cult’ “Bastardi senza gloria” di Quentin Tarantino), che (‘of course!’) conosce in maniera approfondita la materia ed ha provveduto, capitolo dopo capitolo, ad intervistare numerosi ospiti che negli ultimi decenni hanno lasciato tracce importanti nel Cinema di genere in questione. Cercando di mettere ordine nell’affollato universo dell’orrore cinematografico e riuscendo così a raccontare la fenomenologia dell’Horror dalla sua nascita fino ai giorni nostri, servendosi dei contributi orali di vecchie e nuove icone quali Stephen King, Quentin Tarantino, Robert Englund, John Landis, Jamie Lee Curtis, Linda Blair, Rob Zombie, Tippi Hedren, Haley Joel Osment, Jordan Peele, Jason Blum, Jack Black e molti altri ancora. La serie adotta come spartiacque tra un ‘prima’ e un ‘dopo’ il 1984, anno di uscita “Nightmare” che manda in ‘crisi’ lo slasher classico. L’attenzione del pubblico nei confronti dell’Horror è sempre stata ampia e costante nel tempo, e l’idea di realizzare addirittura una serie documentaristica su questo genere cinematografico è stata accolta con grande interesse. Addirittura la serie è stata trasmessa in prima serata segno evidente di come oramai l’horror sia stato sdoganato a qualsiasi livello, diventando oramai un fenomeno di massa e non più di nicchia. Possiamo aggiungere che la AMC è la rete dove da 9 stagioni va in onda “The Walking Dead”, una delle serie di maggior successo dell’ultimo decennio, ed è quindi abituata a servire agli spettatori immagini ‘forti’ in prima serata, all’ora di cena. Il racconto di una storia così complessa e ricca di sfaccettature com’è quella dell’horror, l’impatto culturale avuto, ha trovato una soluzione ideale e semplificativa nella suddivisione per aree tematiche approntata dai realizzatori. E se sette puntate potrebbero anche sembrare insufficienti ad approfondire le tematiche trattate consoliamoci con la notizia della conferma che AMC ha pianificato una Seconda Stagione da 6 episodi. Nel succedersi di tante figure importanti di puntata in puntata, sono le due presenze fisse della docu-serie, quelle di Greg Nicotero e Rob Zombie. La serie, inoltre, si concentra soprattutto sull’horror americano, con brevissimi cenni a quello giapponese quando si parla di “The Ring”, e questo – se vogliamo – costituisce un piccolo limite poiché si trascura una cinematografia che ha dato linfa vitale all’evoluzione dell’Horror dagli anni ’90 in poi. Per la realizzazione di “History Of Horror” è stata fatta la scelta ben precisa di concentrarsi su pochi titoli ma assolutamente rappresentativi, che vengono sviscerati attraverso curiosità e testimonianze da parte di chi vi ha lavorato. Così c’è il piacere di rivedere una serie di scene ‘cult’ di film amati e sentire testimonianze dirette da attori e registi protagonisti. Magari gli integralisti del genere poi storceranno il naso per il grande spazio riservato a “The Walking Dead” nella prima puntata dedicata agli Zombi oppure nel vedere come in quella dedicata ai vampiri, per una decina di minuti si parli del fenomeno di “Twilight”, ma tutto ha una sua logica nella contestualizzazione generale di quel che viene trattato. Perché è utile a fornire un’integrazione all’evoluzione della figura di zombi e vampiri nel cinema e in televisione tv a partire dalla prima metà del secolo scorso. D’altra parte, anche se in molti lo ritengano artisticamente risibile (e assai peggiorato nelle ultime due/tre stagioni), non si può ignorare che lo sdoganamento dell’horror in televisione è iniziato proprio con “The Walking Dead”. L’episodio sugli zombi infatti prima affronta i tre classici di George A. Romero (“La notte dei morti viventi”, “Zombi”, “Il giorno degli zombi”) poi si occupa della sua eredità, ovvero della serie tv sopra citata “The Walking Dead”, offrendo pure riferimenti alla variante comica che ha rilanciato il filone nel 2004, “L’alba dei morti dementi” (“Shaun of the Dead”) di Edgar Wright, e la variante da contagio, “28 giorni dopo” di Danny Boyle del 2002. Il capitolo sulle Possessioni Demoniache parte da “L’esorcista” (1973, William Friedkin) per passare poi ad analizzare alcuni dei film ritenuti fondamentali per il filone come “La Casa” (1981, Sam Raimi), “Omen – Il presagio” (1976, Richard Donner) e i più recenti “Paranormal Activity” (2007, Oren Peli) e “Scappa – Get Out” (2017, Jordan Peele). Per quanto riguarda le Creature Assassine troviamo trattati tra gli altri “Gli uccelli” (1963, Alfred Hitchcock), “Lo squalo” (1974, Steven Spielberg), “Un lupo mannaro americano a Londra” (1981, John Landis), “L’ululato” (1981, Joe Dante), “La Cosa” (1982, John Carpenter), “Cujo” (1983, Lewis Teague), “Gremlins” (1984, ancora Joe Dante) e il più recente “Il labirinto del fauno” (2006, Guillermo Del Toro). Di queste cinque ore di storia dell’horror i capitoli più riusciti alla fine risultano essere i due relativi allo Slasher, anche per l’evidente (maggiore) spazio dedicato all’argomento; per spiegarne l’evoluzione gli autori e gli intervistati rimandano a riferimenti importanti come i ‘torture porn’ di inizio anni 2000 o addirittura ad un film importantissimo come “Il Silenzio degli Innocenti” di Jonathan Demme, del 1991, un film dell’orrore, anche se mascherato da thriller, definito da Nicotero e Zombie un emblematico ‘slasher movie’. Tutti coloro che hanno partecipato con il loro contributo dell’intervista (alcuni di essi vere e proprie icone per gli appassionati), quali Bruce Campbell, Robert Englund, Joe Dante, Tom Savini o Tony Todd, Dee Wallace e Jordan Peele, hanno comunque espresso il loro grande amore per questo genere. Non solo interpreti quindi ma anche registi, sceneggiatori, tecnici degli effetti speciali, tutti concordi nell’affermare come l’horror sia parte integrante della cultura popolare statunitense, della quale non si può assolutamente prescindere e chiave fondamentale per decodificare la realtà sociale di una specifica epoca cui nei decenni il genere si è reso espressione. Lo ‘slasher’ è suddiviso in due parti: una dedicata ai film più classici (“Non aprite quella porta” di Tobe Hooper del 1974, “Halloween” di John Carpenter del 1978, “Venerdì 13” di Sean Cunningham del 1980), con tutto ciò che questi hanno generato, e una seconda incentrata invece sulla variante fantastica (alimentata da “Nightmare” di Wes Craven del 1984 e “La bambola assassina” di Tom Holland del 1988) e a seguire lo ‘slasher’ post-moderno di opere come “Scream” del 1996, ancora Wes Craven alla regia, “Saw” di James Wan del 2004 e “Hostel” di Eli Roth del 2005, con le loro saghe annesse. Le Storie di Fantasmi trattano “Gli invasati” (1963) di Robert Wise, “Poltergeist” (1982) di Tobe Hooper, “Il sesto senso” (1999) di M. Night Shyamalan, “Insidious” (2010) di James Wan e alcuni riferimenti al cinema ‘degli spettri’ di Guillermo Del Toro con “La spina del Diavolo” (2001) e “Crimson Peak” (2015). Ben corposo, in quanto a riferimenti, l’episodio dedicato ai Vampiri; si parte da lontano, con “Nosferatu il Vampiro”, del 1922 di Friedrich Wilhelm Murnau, e “Dracula” del 1931 di Tod Browning, passando poi per “Dracula il vampiro”, del 1958 di Terence Fisher, “Ragazzi perduti” (del 1987 di Joel Schumacher), il “Dracula” di Francis Ford Coppola (del 1992), fino ad arrivare a “Dal tramonto all’alba” (di Robert Rodriguez del 1996), “30 giorni di buio” (di David Slace del 2007), “Twilight” (di Catherine Hardwicke del 2008).
TECNICA
Il cofanetto, curato da Midnight Factory per Koch Media, disponibile in DVD o Blu-ray disc slipcase, ‘Limited Edition’ e contiene due dischi: sul primo troviamo Zombi, Slashers parte 1 e parte 2 e Possessioni Demoniache, mentre sul secondo troviamo Creature Assassine, Vampiri e Storie di Fantasmi. I Blu-Ray sono come sempre assai curati dal punto di vista tecnico; offrono un video pulitissimo nel mix composto di immagini tratte dai film e interviste ai protagonisti. L’Audio è in 2.0 DTS-HD ben calibrato ed esente da imperfezioni di sorta; sia la traccia italiana che quella originale inglese restituiscono il parlato in modo chiaro. Gli Extra sono limitati ad una presentazione e un saluto video di Eli Roth ai fan italiani inseriti all’avvio di ciascun disco; c’è inoltre, incluso nella confezione (sempre elegante) il classico booklet informativo ricco di notizie e curiosità. Gli appassionati rileveranno alcuno errori marchiani nel doppiaggio: “Zombi” di George A. Romero viene chiamato “L’alba dei morti” (facendo riferimento alla traduzione letterale del titolo originale, “Halloween” di John Carpenter viene confusamente indicato come “Venerdì 17”, “Il giorno degli zombi” diventa “Il giorno dei morti”.
(Luigi Lozzi) © RIPRODUZIONE RISERVATA
(immagini per cortese concessione della Midnight Factory/Koch Media)
NOTE TECNICHE
Il Film
ELI ROTH’S HISTORY OF HORROR – STAGIONE 1
(Eli Roth’s History Of Horror)
Usa, 2018, 169’ + 127’
Regia: Kurt Sayenga
Cast: Eli Roth, Stephen King, Quentin Tarantino, Jordan Peele, Jason Blum, Robert Englund, Linda Blair, Tippi Hedren, Rob Zombie, Haley Joel Osment, Jack Black, John Landis, Jamie Lee Curtis, Elijah Wood, Joe Dante, Tom Savini, Tony Todd, Dee Wallace.
Informazioni tecniche del Blu-Ray
Aspect ratio: 1.78:1 / 2.35:1 1920x1080p/AVC MPEG-4
Audio: Italiano, Inglese DTS-HD Master Audio 2.0
Distributore: Midnight Factory/Koch Media [2 Blu-Ray + booklet]