Cinema

GODZILLA di Gareth Edwards

 

 

 

 

 

IL RE DEI MOSTRI IS BACK!

Il pubblico più giovane e/o quello meno avvezzo alla frequentazione della materia cinematografica d’antan assocerà il ‘nuovo’ Godzilla, che giunge sugli schermi diretto da Gareth Edwards, al film di Roland Emmerich del 1998, e cadrà in errore.

Perché quello diretto dal regista de “L’alba del giorno dopo” e “2012” non era altro che un ‘disaster movie’ (con una verniciata di “Jurassic Park”) completamente disarticolato – se non per il titolo – dalla tradizione ‘kaiju eiga’ (film di mostri giapponesi) avviata nel 1954 nella terra del Sol Levante dalla casa di produzione Toho con il primo seminale “Godzilla”. Seminale perché quel film (“Gojira” in giapponese) con la regia di Ishirô Honda era metafora e cartina tornasole del terrore post-atomico del popolo giapponese configuratosi negli anni successivi alle ben note e tragiche vicende delle atomiche sganciate nei cieli di Hiroshima e Nagasaki al culmine della I^ Guerra Mondiale. Il mostro creato dalla fantasia degli uomini della Toho ha poi stazionato sul grande schermo innumerevoli volte (una trentina di film in tutto), in qualche caso come nemico terribile dell’umanità, altre volte – le più numerose – ad ergersi (inconsapevole alleato) suo difensore dall’attacco minaccioso di creature extraterrestri, sempre e comunque quale icona della cultura popolare moderna e dell’immaginario cinematografico. Nell’impianto narrativo dell’originale la gigantesca creatura si era generata a causa delle radiazioni nucleari ed ha incarnato per il popolo nipponico quelle paure che in Occidente hanno assunto la forma inquietante della Guerra Fredda. Per il cinquantennale della saga, nel 2004, con il film “Godzilla: Final Wars” di Ryûhei Kitamura si era immaginato uno scontro epocale tra mostri tra i quali compariva anche il Zilla con la coda da lucertolone creato dal film di Roland Emmerich. In questo 2014 Godzilla compie 60 anni ed è già questo un motivo più che valido per giustificare questo reboot concepito negli Usa. Al di là di questo un altro importante elemento intervenuto a giustificare la realizzazione del film è senza dubbio costituito dei tragici avvenimenti di Fukushima del 2011 che una volta di più hanno ridestato antiche paure mai del tutto sopite. Per ironia della storia vale la pena qui aprire una parentesi per ricordare che il Giappone nel dopoguerra ha costruito comunque il suo futuro energetico proprio con la costruzione di centrali nucleari. Il blockbuster che rilancia quello che è considerato il ‘Re dei Mostri’ giunge a sedici anni di distanza dal film ‘a stelle e strisce’ di Emmerich ed è intelligente omaggio e celebrazione del primo Godzilla nipponico. Ed anche chi è piuttosto diffidente dinanzi a tutti i film di ultima generazione costruiti su un effluvio di effetti digitali non potrà non apprezzare la qualità di un film che ha sapore vintage misto ad elementi interessanti di riflessione senza smarrire il senso spettacolare che il mercato al giorno d’oggi gli richiede. Siamo a Tokyo nel 1999, una centrale nucleare viene messa fuori uso e danneggiata da un segnale elettromagnetico di provenienza ignota; nell’incidente muore la moglie (una presenza ‘mordi e fuggi’ di Juliette Binoche) dell’ingegnere Joe Brody (Bryan Cranston della serie “Breaking Bad”) il quale non si darà pace fino a quando non avrà scoperto le ragioni di un disastro che le autorità cercano di insabbiare con una versione ufficiale che lascia molti dubbi all’uomo. Ritroviamo Brody quindici anni dopo che finalmente trova una spiegazione a quanto successo… Il protagonista assoluto (di un centinaio di metri d’altezza) appare sullo schermo solo dopo un’ora circa, ricalcando illustri precedenti, il primo dei quali è sicuramente “Lo squalo” spielbergriano (al quale il regista Edwards non nega affatto d’essersi ispirato nello scandire e gestire l’attesa del pubblico per l’apparizione del mostro), quando deve fronteggiare la minaccia all’umanità portata da una coppia (maschio/femmina in odore di filiazione) di Massive Unidentified Terrestrial Organism (M.U.T.O.) non meno gigantesca. Ma si colgono a ben guardare anche riferimenti ad altri film epocali come “Incontri ravvicinati del 3^ tipo” e “Alien” quando il plot narrativo ci prepara sapientemente al disvelamento dell’accaduto portandoci nelle Filippine. L’inglese Gareth Edwards è stato coinvolto in questo progetto concepito da Warner Bros e Legendary Pictures dopo essersi messo in luce nel 2010 per l’ottimo film a basso budget (costato appena  500 mila dollari) “Monsters” a raccontare di un’invasione di alieni. Tra l’altro la Legendary ha realizzato lo scorso anno un altro kaiju movie, “Pacific Rim” per la regia di Benicio Del Toro, che ha raggiunto risultati ottimi ma non esaltanti al box-office. È chiaro che le aspettative per questo film fossero ben diverse e non sono andate deluse al punto che il riscontro degli incassi finora ottenuti lascia prevedere che ci saranno altri film di certo a costruire un franchise di successo. Il Godzilla di Emmerich, sorta di gigantesca iguana, che vagava senza una ragione per le vie di New York in assoluto non era affatto disprezzabile ma era tutt’altra cosa, Edwards ha cercato di rispettare lo spirito autentico e la vera natura di Godzilla ed ha reso omaggio alla figura cult del mostro-dinosauro giapponese dichiarando: «Godzilla è il punto di riferimento moderno per i film sui mostri; chiunque ne conosce l’esistenza nell’immaginario collettivo, pure coloro che non ne hanno mai visto un solo film. Quello però che è sfuggito a molti nel passato è che il film originale giapponese di Godzilla è un lavoro assai serio ed importante che ne giustifica l’importanza e la risonanza all’interno della cultura». Questa nuova versione ha dalla sua un budget ‘importante’ (di circa 160 milioni), effetti speciali assai più elaborati rispetto ai modellini semiseri dei primi film dei ’50, ’60 e ’70 e può contare su un plot più articolato ed incentrato sulle conseguenze delle radiazioni nucleari, ed una riflessione sul ruolo della razza umana nel preservare l’equilibrio naturale del mondo; inoltre Edwards calibra con grande cura l’azione e le scene di distruzione grazie ad un notevole lavoro di progettazione. Il regista ha anche aggiunto: «I mostri nell’immaginario hanno sempre rappresentato delle metafore, in effetti rappresentano la parte oscura della nostra natura di uomini e incarnano le paure di quello che non siamo in grado di tenere sotto controllo. Godzilla incarna la punizione divina della natura per quanto di negativo abbiamo fatto al mondo in termini ambientali». I mostri occupano il centro della scena e sono stati realizzati con grande cura rispettando la loro morfologia, gli umani sono orpelli decorativi e niente di più. Del tutto insignificante che gli interpreti, oltre ai già citati Bryan Cranston e Juliette Binoche, siano Aaron Taylor-Johnson (“Kick-Ass 2”), Ken Watanabe, Elizabeth Olsen, Sally Hawkins e David Strathairn. Godzilla in più occasioni ‘urla’ la sua presenza, per ribadire il suo ruolo di Re dei Mostri, ricordando da vicino il “King Kong” storico di Merian C. Cooper ed Ernest B. Schoedsack del 1933. Il 3D adottato (in post-produzione) è funzionale alla narrazione e per nulla invasivo, si è cercato di gestire nel modo migliore la presenza delle gigantesche creature sullo scenario di una San Francisco destinata alla devastazione. Le musiche hanno riferimenti dotti e classicheggianti (György Ligeti) corroborati dall’ottimo lavoro originale di Alexandre Desplat, compositore ‘universale’ oramai capace di ‘occupare’ qualsiasi spazio cinematografico. Intanto Gareth Edwards brucia le tappe di una carriera che si annuncia luminosa ed è stato scelto per dirigere uno dei tre annunciati spin-off di “Star Wars” che usciranno a partire dal 26 dicembre 2016.

(Luigi Lozzi)                                                © RIPRODUZIONE RISERVATA


(immagini per cortese concessione di Warner Bros. Entertainment Italia)

 

Godzilla
(Godzilla, Usa, 2014)
Regia: Gareth Edwards
Cast: Aaron Taylor-Johnson, Bryan Cranston, Ken Watanabe, Elizabeth Olsen, Juliette Binoche, Sally Hawkins, David Strathairn, CJ Adams, Brian Markinson, Richard T. Jones, Victor Rasuk, Al Sapienza, Patrick Sabongui, Primo Allon, Carson Bolde, Jeric Ross, Warren Takeuchi, Jake Cunanan, Ken Yamamura, Raj K. Bose, Christian Tessier, Peter Dwerryhouse.
Sceneggiatura: Max Borenstein da una storia di David Callaham basata sui caratteri creati dalla Toho Co. LTD.
Fotografia: Seamus McGarvey
Montaggio: Bob Ducsay
Musica: Alexandre Desplat
Effetti Visivi: Allen Maris
Supervisore Effetti Visivi: Jim Rygiel
Scenografia: Owen Paterson
Genere: Shi-Fi Action
Durata: 123’ min.
Produttori: Thomas Tull, Jon Jashni, Mary Parent, Brian Rogers
Produttori esecutivi: Patricia Whitcher, Alex Garcia, Yoshimitsu Banno, Kenji Okuhira
Distribuzione Int.: Legendary Pictures / Warner Bros. Pictures
Distribuzione Italiana: Warner Bros. Entertainment Italia
Uscita USA: 16 Maggio 2014
Data di uscita: 15 Maggio 2014
Sito ufficiale: www.warnerbros.it/godzilla