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FRANKENWEENIE 3D di Tim Burton in Blu-Ray

 

 

Quando nel 1984 Tim Burton era ancora uno misconosciuto animatore della Walt Disney, pieno di speranze e ricco di sogni, il futuro regista di “La sposa cadavere” e “Big Fish” realizzava un cortometraggio intitolato “Frankenweenie” che originariamente sarebbe dovuto esser girato con la tecnica stop-motion, la cosiddetta animazione a passo uno, ma problemi di budget costrinsero il giovane aspirante regista a portarlo a termine in live-action. Gli scarsi mezzi a disposizione non impedirono a Tim di mettere in luce in quell’occasione tutta la genialità del suo talento al punto che il corto venne addirittura candidato all’Oscar.

 

 

Le ultime due pellicole dirette da Tim Burton (“Alice in Wonderland” e “Dark Shadows”), nonostante l’impeccabile sostanza della confezione filmica ed il marchio riconoscibile del suo autore, in realtà non hanno convinto tutti all’unanimità; forse il regista si è fatto troppo condizionare dall’esigenza delle major che l’hanno prodotto di sdoganarsi ad un pubblico più vasto. Ora per tornare agli antichi splendori Tim ha ripreso il soggetto del suo corto rimasto in quarantena negli archivi della Disney (non fu mai distribuito a causa della classificazione PG, Parental Guidance, ovvero ‘indicato per minori accompagnati dai genitori’, che in parte spaventò lo Studio) e finalmente lo ha realizzato così come sognava allora di farlo, anzi con qualcosa in più: in stop motion, in B&N e pure in 3D. Il tutto ovviamente arricchito da una maturità artistica e da un tocco poetico che con ogni probabilità all’epoca Tim non aveva ancora conseguito. Nella prefazione al libro “Frankenweenie – The Visual Companion” Burton ha scritto: « Quando, all’inizio degli anni Ottanta, ho concepito per la prima volta “Frankenweenie” l’ho pensato come un film in stop-motion. Questa particolare forma espressiva mi ha sempre affascinato e in un certo senso aspettare è stato meglio. La tecnica della stop-motion si è evoluta molto da allora, nel corso degli anni ho lavorato con tantissime persone dell’industria dell’animazione stop-motion e sono stato molto fortunato perché alcuni di questi sono tornati a lavorare con me in questo film. “Frankenweenie” è stato un atto d’amore per me». Si tratta in effetti del suo debutto alla regia di un lungometraggio in stop-motion senza tener conto dell’impegno profuso per “Nightmare Before Christmas” che è un film da lui concepito ma affidato alla regia di Henry Selick. Il primo “Frankenweenie” lasciava intravedere le qualità talentuose del giovane regista, ma si percepisce – se lo si guarda oggi, e la cosa è possibile grazie agli extra del Blu-Ray – che gli mancasse ancora qualcosa. Per la cronaca in quel film c’era la Shelley Duvall protagonista nei Settanta di diversi film di Robert Altman (tra cui “Popeye” accanto a Robin Williams) e poi di “Shining” di Kubrick, c’era il Barret Oliver de “La storia infinita” e perfino una giovanissima Sofia Coppola. Il titolo “Frankenweenie” deriva dall’unione delle parole ‘Frankenstein’ e ‘weenie’ che sta per ‘sfigato’, entrambi i termini si riferiscono al protagonista. Ecco allora Tim a ribadire la sua passione per i classici horror degli anni Trenta cui riserva un devoto e ironico omaggio. Del corto di allora Burton ha ripreso molti elementi tra disegni e scenografie. Ambientato in una tranquilla zona residenziale della cittadina di New Holland vi si narra la vicenda di un ragazzino solitario (nel quale non facciamo fatica a riconoscere l’ater-ego ideale del fanciullo Tim), con la passione per la scienza e per il cinema fanta-horror, che curiosamente si chiama Victor Frankenstein e gira piccoli film amatoriali di cui è il protagonista l’adorato cagnolino Sparky. Un giorno, dopo che questi è morto investito da un’automobile, Victor, distrutto dal dolore, lo ‘ricompone’ (come aveva a suo tempo fatto il dottore del celebrato “Frankenstein” tratto dal romanzo di Mary Shelley) e gli ridà la vita… Tante le citazioni e i riferimenti continui a capolavori del cinema horror classico (nei tratti fisici e nei profili di alcuni celebri personaggi) ed altro che si colgono alla visione: a partire proprio dal “Frankenstein” di James Whale passando per “La sposa di Frankenstein”, il “Dracula“ con Christopher Lee, Vincent Price (che era il narratore del primo corto animato di Tim “Vincent” e successivamente stato presente in “Edward Mani di Forbice”, suo ultimo film) e gli attori Peter Lorre e Boris Karloff per arrivare ad alcuni cartoni animati giapponesi come Gamera, Godzilla e Rodan. Un gioiellino che non ha i crismi precipui della pellicola indirizzata ai bambini; riusciranno certamente meglio ad apprezzarlo gli adulti innamorati del citazionismo dotto di Burton e della sua passione per il cinema gotico e per i bizzarri b-movie che guardava quando era bambino. Non voglio dire che i bambini siano esclusi dalla visione – niente affatto! Si divertiranno molto anche loro -, intendo solo affermare che quest’immaginario di lugubre tenerezza, le atmosfere di derivazione espressioniste che contraddistinguono il talento bizzarro e fanciullesco di Burton, saranno meglio recepiti dagli adulti, poi pronti a trasmettere un’identica passione cinefila ai propri figli più piccoli al momento opportuno. “Frankenweenie”, che ha qualche parentela con “ParaNorman” uscito qualche tempo fa, è certamente uno dei migliori, più raffinati e personali lavori di Tim nell’ultimo decennio, pari per amore e passione infuse a “La Sposa cadavere”,  nell’essere allo stesso tempo film per l’infanzia e strumento colto di cinefilia. Riuscire a trattare argomenti non facili come la Morte e la Separazione dagli affetti più cari senza turbare lo spirito degli spettatori più piccoli è impresa che merita l’encomio. Straordinario sul piano visivo, commovente su quello dei contenuti, pervaso da una con raffinata leggerezza e da quel tocco di humour nero che contraddistingue il cinema di Burton, si presta a più di una lettura trasversale, di riflessioni poetiche, di interpretazioni metalinguistiche: si pensi ad esempio al modo in cui il piccolo Victor, novello Dr. Frankenstein, guarda alla scienza, che lo differenzia dagli innumerevoli ‘doctor’ che hanno popolato gli schermi cinematografici, si veda il momento in cui all’inizio si dichiara convinto di poter ‘aggiustare’ il film amatoriale che ha appena fatto passare nel proiettore e che si è rovinato. Ed è così che il regista di Burbank ha ‘aggiustato’ il suo cortometraggio dell’84, sviluppando meglio la descrizione dei personaggi e dando maggiore profondità ai caratteri psicologici, regalandoci una fiaba contemporanea ricca di contenuti come poche ai giorni nostri. I giochi di ombre che si generano per il B&N poi sono il frutto del talento che solo un grande regista può avere. Ma al di là d’essere in bianco e nero – che di per sé è già elemento rassicurante di certe scelte stilistiche – il film riscalda il cuore dei cinefili per le infinite, magiche sfumature di cui è colorato, e per lo sguardo poetico che ancora accompagna l’opera di Tim Burton. Abbiamo già indicato la citazione dedicata a Vincent Price; infatti il professor Rzykruski, l’insegnante di scienze dell’Est Europa che indica al piccolo Victor la strada da seguire per riportare in vita Sparky è ricalcato sul suo profilo e sulle sue movenze. C’è da dire infine del 3D; sarà forse una mia sensazione ma credo che l’impiego della stereoscopia, già perfetto compagno di viaggio dei film d’animazione in CG, si adatti ancor meglio a quelli realizzati in stop-motion in virtù della concretezza ulteriore che viene donata al quadro visivo dall’impiego delle marionette fisiche; qualità che avevamo riscontrato in uno dei primi film trasferiti in 3D, “Coraline e la Porta Magica” di Henry Selick, lo stesso autore di “Nightmare Before Christmas”.
Frankenweenie” è disponibile per il mercato Home Video in tre diverse edizioni: DVD, Blu-ray e Blu-ray 3D. Visto che i prodotti d’animazione correnti rilasciati dalle Major sono tutti di altissima qualità, la bontà del risultato finale in questo caso – sia per il formato stereoscopico che per quello normale in 2D – è garantita dalla cura che riconosciamo da tempo a qualsiasi prodotto targato Walt Disney. Così si può accertare, conseguenzialmente alla visione del transfer video del film in High-Definition, eseguito con grande perizia, che il quadro video è nitido e compatto, e strabiliante e referenziale per un prodotto animato di questo genere. Privo di qualsiasi artefatto generato da un’errata compressione. Il dettaglio, il contrasto e la ricchezza dei particolari sono superlativi. Assolutamente sbalorditivo ed elevato il senso di profondità che si percepisce ed il 3D è equilibrato ed efficace, e non abusa delle prerogative pop-up fini a se stesse cui spesso si ricorre per colpire la fantasia dello spettatore. Il tocco autoriale ovviamente, come detto in precedenza, è la scelta fatta da Burton di realizzare il film in un Bianco&Nero vintage e carico di suggestioni cinefile. C’è da dire poi che la resa video è ancora più significativa e riuscita alla luce della scelta della tecnica della stop-motion che offre un effetto più realistico ai personaggi e migliore spazialità alle ambientazioni. Il comparto audio fa leva su una lussuosa traccia originale in DTS HD 7.1, ma anche quella italiana in DTS-HD Master Audio 5.1 fa un figurone. Entrambe sono dinamiche e ricche di dettagli sonori ed eccellente risposta d’ambienza. Dialoghi distintivi sul centrale, magnifica la resa della colonna sonora composta da Danny Elfman ed efficace (e pulito) il contributo direzionale dei canali satellitari a supporto che contribuiscono a collocare con efficacia lo spettatore al centro della scena sonora. I contenuti speciali contemplano il cortometraggio originale live-action (30’) dell’84 da cui Tim Burton ha tratto questo film; ci sono quindi un altro corto, “Capitan Sparky contro i dischi volanti” (2’), presente pure nel film odierno, ed alcune interessanti featurette di approfondimento: il ‘Making Of’ “Miniature in movimento” (23’), “Frankenweenie – Viaggio alla mostra” (5’) sulla mostra dedicata ai pupazzi, modellini e quant’altro utilizzato nella realizzazione, un video musicale e i trailer di altri film.

 

(Luigi Lozzi)                                                © RIPRODUZIONE RISERVATA

 


(immagini per cortese concessione della Walt Disney Studios Home Entertainment)

 

NOTE TECNICHE
Il Film

FRANKENWEENIE 3D

(Frankenweenie 3D)
Usa, 2012, 86’
Regia: Tim Burton
Cast: con le voci nella versione originale di: Winona Ryder, Martin Landau, Martin Short, Catherine O’Hara, Atticus Shaffer, Robert Capron, Conchata Ferrell, Tom Kenny, James Hiroyuki Liao

 

Informazioni tecniche del Blu-Ray

Aspect Ratio: 1.85:1 1920x1080p/AVC MPEG-4
Audio: Inglese DTS HD Master Audio 7.1
             Italiano DTS HD Master Audio 5.1
Distributore: Walt Disney Studios Home Entertainment
Prezzo: Euro 29,90 [Blu-Ray 3D + Blu-Ray 2D]