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FILM TV – ANNUARIO 2020

 

 

 

 

 

Nel panorama editoriale italiano dedicato al Cinema, l’Annuario di Film TV si è ritagliato un ruolo importante (da punto di riferimento) tra semplici fruitori, appassionati di cinema e addetti ai lavori.

 

 

 

 

E con questo siamo a oltre 20 volumi, a partire da quella prima edizione datata 1999, realizzati da Film TV, il settimanale di Cinema & Televisione, in pratica capace così di coprire per intero gli ultimi due decenni o, forse sarebbe meglio dire, i primi due decenni del nuovo millennio. Un tempo, quando le pubblicazioni erano più floride e numerose, era quasi abitudine consolidata quella di far uscire nelle librerie alla fine dell’anno i volumi prestigiosi dei critici cinematografici più apprezzati (Grazzini, Kezich, Tornabuoni, Bignardi, Micciché) che raccoglievano le recensioni scritte per i loro quotidiani di riferimento dei film apparsi nelle sale cinematografiche, mentre oggi che questa pratica si è sostanzialmente inaridita, possiamo solo indicare nel numero speciale di Settembre/Ottobre della rivista bimestrale Segno Cinema l’unica capace in qualche maniera di contendere a Film TV lo scettro di più importante del settore. È vero che ci sono i dizionari di Mereghetti, Morandini e Farinotti, ma in realtà quelli sono un’altra cosa e alla prova dei fatti l’Annuario di Film TV è il migliore, il più autorevole e credibile, il più agile nella consultazione, il più indipendente ed il più rappresentativo di quanto è accaduto al cinema nell’arco di tempo preso in considerazione. Questo che abbiamo tra le mani, datato 2020, riporta le recensioni di tutti i film usciti in Italia tra il 1° novembre 2018 e il 4 novembre 2019; lo sfalsamento si rende ogni volta necessario per consentire alla pubblicazione di essere in edicola (al prezzo sempre uguale negli anni di 10 euro) in concomitanza dell’approssimarsi delle festività natalizie in modo da proporsi quale ideale regalo da fare ad un appassionato di Cinema. 368 pagine fitte di informazioni sul cinema che ha occupato la mente ed il cuore degli appassionati per un intero anno, divenendo pure cartina tornasole di sensazioni, evoluzioni, fenomeni, nostalgie che il Cinema tutto distilla nell’animo dei suoi affezionati cultori e di cui proprio Film TV si rende autentico trait d’union con i suoi lettori. Attenzione però, l’Annuario non è solamente riepilogativo di quanto distribuito nelle sale nell’arco dei dodici mesi ma va a rendere conto anche di tutto quello che di nuovo sia stato reso disponibile sotto altre forme di diffusione quali piattaforme a pagamento (Netflix in primis), in streaming oppure il mercato dell’Home Entertainment. Da parte nostra possiamo affermare che l’Annuario, in capo ad una serie di ‘aggiustamenti’ operati negli ultimissimi anni, ha trovato una sua configurazione grafica ottimale (priva di alcuni elementi che ne appesantivano l’impatto visivo) che ne rende oltremodo efficace la consultazione e ne facilita la ricerca dei film. Come da consuetudine acquisita da circa un decennio nelle prime pagine vengono riportate tutte le copertine della rivista uscita in edicola in questo arco di tempo a cadenza settimanale; dopo un editoriale introduttivo sull’annata trascorsa a cura di Mauro Gervasini, una delle firme storiche della rivista, e la lista in ordine alfabetico dei film di cui sono proposte le recensioni (con relativo dettaglio del numero di pagina dove trovarle), ecco ‘Tutti i Film in Sala’; le prime sette pagine sono riservate a quei film che hanno avuto pareri discordanti all’interno della redazione (“Ad Astra”, “Climax” di Gaspar Noé, “Suspiria” di Luca Guadagnino, “Tramonto”, “Tutto il mio folle amore” di Gabriele Salvatores, “Il vizio della speranza”, “Vox Lux”) e per essi viene proposta una recensione a favore ed una contro. Seguono poi 36 recensioni di quei film che – perché più belli, perché più amati dai critici di Film TV o per l’attesa che hanno suscitato nel pubblico – nell’arco dell’annata hanno meritato una recensione più lunga; in questo caso occupano una pagina, ed è tra questi che più avanti nella consultazione del volume ritroveremo poi i preferiti da parte dei redattori della rivista. Quindi spazio alle recensioni da mezza pagina (sono le più numerose, poco meno di 300) e a quelle da un/terzo di pagina (215 in tutto) per i film meno importanti ma che nell’economia di un Annuario non possono mancare comunque. Quanto mai efficace risulta la scelta operata negli ultimi anni con le recensioni che dividono la pagina dall’alto in basso (e non da sinistra a destra) risultando di gran lunga più leggibili. Come da consuetudine, per ogni film trattato è presente la rituale codifica con pollice ‘alto’, ‘medio’ o ‘verso’ ad indicarne il favore del critico di turno, oltre alle indicazioni del genere, della durata, dell’indice di Humour, Ritmo, Impegno, Tensione ed Erotismo, e dei credit più significativi (Titolo originale, anno di produzione, Regia, Interpreti, Sceneggiatura, Distributore). È la volta poi del ‘Meglio della Serialità’ (vista sul piccolo schermo e non necessariamente già presente sul mercato dell’Home Entertainment) con Alice Cucchetti autrice di un editoriale che spiega lo stato di salute delle serie televisive prima che nelle successive 35 pagine vengano prese in esame le serie più importanti: per un “Il Trono di Spade” giunto al suo epilogo c’è “Chernobyl” balzato agli onori delle attenzioni degli appassionati. Otto pagine sono riservate al ‘Meglio dei film in Streaming’ (con introduzione di Giulio Sangiorgio), per opere disponibili sulle piattaforme online, dieci al ‘Meglio degli Inediti’ (con introduzione di Fiaba Di Martino) e otto al ‘Meglio dei Video-clip’ (a cura di Luca Pacilio). Dulcis in fundo, prima del riepilogo dei maggiori incassi e del Palmares dei festival più importanti (Berlino, Cannes, Venezia e Locarno) e dei premi Oscar, Donatello e Cesar, c’è ‘Il meglio dell’ann(uari)o’, ovvero le Top 10 delle firme di Film TV, che nel conteggio riepilogativo hanno sancito i ‘Migliori Film dell’anno Secondo Film TV’ che sono risultati per le prime cinque posizioni “C’era una volta a … Hollywood” (24 voti) di Quentin Tarantino, “The Irishman” (20 voti) di Martin Scorsese, “Dolor y Gloria” (16 voti) di Pedro Almodovar, il sorprendente film sud-coreano “Burning – L’amore brucia” (14 voti) di lee Chang-dong, “Il Corriere – The Mule” (11 voti) dell’inossidabile Clint Eastwood. Gli afficionados della rivista, coloro che non si perdono nemmeno un numero di quelli in edicola ogni settimana – non solo quelli della prim’ora, ma anche tanti altri che hanno fatto la conoscenza con Film TV strada facendo – sono i primi a ritenere indispensabile il compendio annuale cui li ‘obbliga’ (affettuosamente ed amichevolmente) la redazione al prezzo fissato e assai contenuto di 10 euro, perché in quelle pagine ritrovano il senso di quello che la rivista ha espresso lungo l’intero arco dell’anno. E collocati (custoditi) in libreria, preziosissimi uno al fianco all’altro, nello scorrere degli anni assumono una valenza (per la consultazione) ‘storica’ che va oltre il semplice ‘riepilogo’ annuale.

 

(Luigi Lozzi)                                                © RIPRODUZIONE RISERVATA

 

 

 

ANNUARIO 2020. FILM TV – Tutti i film del 2019” curato dalla redazione (Tiche Italia, pp. 368, euro 10,00 – in edicola), oppure si può richiedere (scontato) direttamente a Film TV (all’indirizzo: https://filmtv.press/annuario2020)

 

 

 

 

 

 

Indice: 
Editoriale – pag. 6
Indice Recensioni – pag. 8
Tutti i film in sala – pag. 16
Il Meglio delle Serie TV – pag. 279
Il Meglio dello Streaming – pag. 317
Il Meglio degli inediti – pag. 325

Il Meglio dei Videoclip – pag. 337

Le Top Ten dei Redattori – pag. 345
I premi dei festival 2019 – pag. 367