Musica

EVOLUTIONARY dei War

 

 

ARTISTA: WAR
TITOLO: Evolutionary
ETICHETTA: Far Out Records/Universal/Import  (2 CD)
ANNO: 2014

Eric Burdon, una volta chiusa la doppia pratica Animals e New Animals alla fine dei Sessanta, si trasferiva negli States per cimentarsi in una personale lettura del funk (a capo dei War, dopo un po’ abbandonati), quando la musica funk non era ancora al centro della rivoluzione urbana black di inizio Settanta. Anni caldi quelli, non solo sotto il profilo dei diritti civili, e la band prese il nome dall’allineamento al movimento anti-Vietnam espresso con la volontà di servirsi della musica come arma di rappacificazione ed amore. Spiazzano un po’ tutti oggi i War, con la pubblicazione di un nuovo album a venti anni di distanza dall’ultimo; per quanto è accaduto alla musica nera negli ultimi decenni, e al funk più in particolare. Ma la leggendaria afrolatinfunkadelic band dalla line-up multietnica – una novità assoluta per i suoi tempi – che trascendeva le barriere culturali di un’America non ancora libera dai preconcetti razziali, al di là d’apparire un reperto giurassico, un pezzo vintage riciclato alla meglio, ha ritenuto di poter dire ancora qualcosa di interessante, nonostante sia il solo Leroy “Lonnie” Jordan ad essere sopravvissuto ai cambiamenti di formazione. Il primo disco contiene nuovi materiali che provano a riannodare le fila con quella miscela di jazz, rock, r&b, reggae, gospel e musica latina che aveva fatto la loro fortuna, cui hanno aggiunto solamente istanze di musica rap & hip-hop per aggiornarsi parzialmente coi tempi correnti. Il groove vibrante e robusto di “Mamacita”, l’afro-latina “That L.A. Sunshine” o la power ballad “Everything” – ma tutto il resto si ascolta con assoluto piacere – sono la dimostrazione che i War non hanno smarrito il filo del loro crossover musicale. Il secondo CD è un bonus che contempla il “Greatest Hits” del 1976, 4 volte Disco di Platino, rimasterizzato per l’occasione ed inedito su CD, con i classici d’inizio ’70 come “Low Rider“, “Why Can’t We Be Friends?“, “The Cisco Kid“, “The World Is a Ghetto” (manca però “Spill the Wine“).

(Luigi Lozzi)                                                © RIPRODUZIONE RISERVATA