Musica

CROSBY, STILLS & NASH: NOSTALGIE WESTCOSTIANE

 

 

 

 
 
Leggende della musica californiana dai Settanta in poi, Crosby, Stills & Nash si esibiranno il prossimo 19 luglio all’Auditorium Parco della Musica di Roma.
 

 

 

Sul finire degli anni Sessanta, David Crosby, proveniente dai psichedelici Byrds, Stephen Stills e Neil Young, entrambi transfughi dai raffinati Buffalo Springfield, e Graham Nash approdato negli States, esule dagli inglesi (ed esponenti del Mersey Beat) Hollies, quattro musicisti sopraffini e dall’enorme verve creativa, andavano a costituire un formidabile supergruppo che è stata la massima espressione del folk-rock californiano in voga in quegli anni.
Poi, dopo due album straordinari (“Déjà Vu” e il live “Four Way Street”), Young (classe 1945), il più inquieto (artisticamente) dei quattro abbandonava il gruppo al suo destino (riunendosi a loro in sporadiche occasioni, celebrative più che precipuamente artistiche) per proseguire in una autorevole carriera solista (o accompagnato in gruppo dai fidati Crazy Horses), pur tuttavia votato (volontariamente) ad un solitario percorso esistenziale, ed il terzetto composto da Crosby, Stills & Nash, tra alti e bassi, lunghi momenti di pausa (dovuti a liti o allontanamenti temporanei, e ai prolungati problemi di Crosby con le droghe) e periodi in cui ognuno dei tre si prendeva cura di progetti solisti o di collaborazioni a quattro mani (Crosby & Nash principalmente), hanno continuato a mantenere in vita il loro sodalizio artistico fondato principalmente sulla reciproca, profonda amicizia. Oggi David Crosby (classe 1941), Stephen Stills (1945) e Graham Nash (1942), seppur imbolsiti e avanti con gli anni – li apostrofano affettuosamente come ‘vecchi leoni’, e tali sono pure per evidenti ragioni anagrafiche -, continuano ad esibirsi dal vivo ed il prossimo 19 luglio approderanno alla Cavea dell’Auditorium Parco della Musica di Roma per un concerto che ha il sapore nostalgico (e ‘déjà vu’! mi si perdoni la ripetizione così aderente al titolo dello storico album) di quella stagione affascinante e irripetibile della musica weastcostiana. In questi casi dare un’occhiata alle carte d’identità è operazione peregrina e scarsamente significativa perché, per chi ha vissuto certe folgoranti e felici stagioni della musica, le atmosfere che i tre sono in grado di ricreare trasmetteranno di sicuro emozioni genuine e difficili da dimenticare. In realtà l’avventura era iniziata già prima dell’acclamata esibizione di Crosby, Stills, Nash & Young a Woodstock (avvenuta alle tre del mattino del 18 agosto 1969). Si racconta che i tre si siano conosciuti un anno prima, nell’estate del 1968, a Laurel Canyon in casa di Joni Mitchell, allora compagna di Nash, che – potremmo dire – ha fatto da madrina al battesimo della formazione regalando loro un pezzo epocale, “Woodstock”, che venne incluso nello storico album inciso assieme a Neil Young, “Déjà Vu”. Il magnifico disco d’esordio del 1969 (pubblicato in maggio), intitolato semplicemente “Crosby, Stills & Nash”, viene individuato dai fan come “l’album del divano” per la copertina che ritrae i protagonisti seduti in modo rilassato su un divano collocato dinanzi casa, e per distinguerlo da un altro disco, sempre “Crosby, Stills & Nash” del 1977, che invece si identifica come il “disco della barca” (o semplicemente con l’acronimo “CSN”), con i tre immortalati a bordo della barca di Crosby, notoriamente appassionato di navigazione a vela. La loro musica? Un folk- rock romantico e pregno di ideali antimilitaristi e, con in più, un tocco di psichedelia, proposto con la grazia degli intrecci vocali che hanno fatto epoca e l’incisività del suono delle chitarre. Il disco, inciso agli inizi del 1969, è un lavoro seminale per tutto il movimento folk-rock acustico weastcoastiano tra protesta ed utopie di cambiamento della controcultura californiana; un’autentica magia si sprigionava dalla voce celestiale e malinconica di David, quella più robusta e incisiva di Stephen e quella brillante e melodica, che amalgamava le altre due, di Graham: tre voci differenti che andavano però a comporre un unicum di perfetta armonia alchemica. La poesia dei testi di David si contrapponeva al furore chitarristico di Stephen. Va sottolineato come Stills, autore della parte più consistente dei brani e gran perfezionista del sound, sia stato il maggiore artefice dell’impronta musicale data al gruppo, e come si distingua pure – all’ascolto del disco – sotto il profilo prettamente strumentale, tra folk, soul e blues magistralmente combinati.

Suite: Judy Blue Eyes”, che apre l’album e che Stills scrisse pensando agli occhi blu dell’allora amata Judy Collins, con il suo incedere fluido e armonico, è una perla assoluta della canzone d’autore, ma ogni altro pezzo contenuto è un gioiello emozionante; da  “Long Time Gone” alla mistica “Guinnevere”, da “Marrakesh Express” alla lisergica “Wooden Ships”. Beh, statene certi, gran parte di questi brani entrerà a far parte della scaletta del concerto prossimo all’Auditorium assieme ad altri estrapolati pure dai progetti solisti dei singoli componenti, quali “Carry On”, la traccia d’apertura di “Déjà Vu”, o “Teach Your Children”, “Our House”, “Military Madness” e “Just a Song Before I Go”, tutte e quattro tra le cose migliori scritte da Nash, o “Bluebird” che Stills scrisse quando era nei Buffalo Springfield e la classica “Love the One You’re With”, o “Almost Cut My Hair” e l’intima “Triad” a firma Crosby.

 

(Luigi Lozzi)                                                © RIPRODUZIONE RISERVATA

 

 

DISCOGRAFIA:
CROSBY, STILLS & NASH
Crosby, Stills & Nash (Atlantic, 1969)
CSN (Atlantic, 1977)
Daylight Again (Atlantic, 1982)
Allies (live, Atlantic, 1983)
Live It Up (Atlantic, 1990)
CSN (4 cd box ,Atlantic, 1991)
After The Storm (Atlantic, 1994)
Greatest Hits (antologia, Rhino/Atlantic, 2005)

 

CROSBY, STILLS, NASH & YOUNG
Déjà Vu (Atlantic, 1970)
4 Way Street (live, Atlantic, 1971)
So Far (antologia, Atlantic, 1974)
American Dream (Atlantic, 1988)
Looking Forward (Reprise, 1999)
Déjà Vu Live (live, Reprise, 2008)

 

CROSBY & NASH
Graham Nash & David Crosby (Atlantic, 1972)
Wind On The Water (Abc Records, 1975)
Whistling Down The Wire (Abc Records, 1976)
Crosby-Nash Live (live, Abc Records, 1977)
The Best Of Crosby & Nash (antologia, Atlantic, 1978)
The Best Of Crosby & Nash: The Abc Years (antologia, MCA, 2002)
Crosby & Nash (Sanctuary, 2004)
Crosby & Nash: Highlights (antologia, Sanctuary, 2006)

 

STILLS-YOUNG BAND
Long May You Run (Reprise, 1976)

 

CROSBY PEVAR & RAYMOND
CPR Live At Cuesta College (2 cd, live, CPR, 1998)
CPR (Samson Music, 1998)
Live At The Wiltern (2 cd, live, Samson Music, 1998)
Just Like Gravity (Gold Circle Records, 2001)

 

DAVID CROSBY
If I Could Only Remember My Name (Atlantic, 1971)
Oh Yes I Can (A&M, 1989)
Thousand Roads (Atlantic, 1993)
It’s All Coming Back To Me Now (live, Atlantic, 1995)
KBFH Presents: David Crosby (live, KBFH Records, 1996)
Vojage (3 cd box, Atlantic/Rhino, 2006)

 

STEPHEN STILLS
Stephen Stills (Atlantic, 1970)
Stephen Stills 2 (Atlantic, 1971)
Stills (Cbs, 1975)
Stephen Stills Live (live, Atlantic, 1975)
Still Stills: The Best Of Stephen Stills (antologia, Atlantic, 1976)
Illegal Stills (Cbs, 1976)
Thoroughfare Gap (Cbs, 1978)
Right By You (Atlantic, 1984)
Stills Alone (Gold Hill Vision Records, 1991)
Man Alive! (Talking Elephant Records, 2005)

 

MANASSAS
Manassas (Atlantic, 1972)
Down The Road (Atlantic, 1973)

 

GRAHAM NASH
Songs For Beginners (Atlantic, 1971)
Wild Tales (Atlantic, 1974)
Earth & Sky (Capitol, 1980)
Innocent Eyes (Atlantic, 1986)
Song For Survivors (Sony, 2002)
Reflections (antologia, Rhino, 2009)

 

 

Venerdì  19/07/2013
Cavea, ore 21

Biglietti:
da 40 a 70 euro
Biglietteria 892982

Riduzioni: Parco della Musica Card, giovani fino a 26 anni, over 65 anni, American Express, Feltrinelli, Carta Per Due, Interclub, ACI, Bibliocard, Carta Giovani, CTS e cral convenzionati