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CLINT EASTWOOD COLLECTION in Blu-Ray

 

 

 
 
 
È qualcosa di più di un Mito del Cinema Clint Eastwood, classe 1930, ottantatre anni compiuti lo scorso 31 maggio ed una voglia più viva che mai di proseguire nella sua traiettoria di ‘fare’ Cinema, un grande Cinema d’Autore.

 

 

Un traguardo ragguardevole per un regista che non accusa il peso degli anni e negli ultimi 2-3 lustri ha realizzato opere straordinarie che lo hanno elevato al rango di Maestro del Cinema, osannato da tutti. ===Leggi la Filmografia=== Un autore di prim’ordine capace di sfornare nell’ultimo decennio (e a quest’età: come mai era successo in precedenza) quasi un film all’anno (nel 2008 sono stati addirittura due, “Changeling” e “Grand Torino”). Questa vena autorale, che da diverso tempo a questa parte gli ha calamitato addosso i consensi incondizionati della critica e l’affetto di un pubblico colto, ha origini lontane – il suo primo film come regista risale al ‘71, “Brivido nella notte” – ma ha avuto la consacrazione solo nel 1992 quando con il western crepuscolare “Gli spietati” Eastwood si aggiudicava quattro Oscar tra i quali, importantissimi, quelli come Miglior Film e Miglior Regia. Intanto la sensibilità con cui ha girato i suoi film hanno dissolto intorno a lui le ombre per quell’immagine di cinico reazionario che sembrava emergere da alcuni suoi film dei ’70, “Ispettore Callaghan” in testa. La straordinaria visibilità mediatica di cui gode Clint come regista (non sempre, negli ultimi anni, è stato anche interprete) rischia di far scivolare nell’oblio e/o in secondo piano gli anni in cui egli è stato uno dei campioni assoluti al box office americano, dopo essere stato scoperto da Sergio Leone e lanciato nella celeberrima ‘Trilogia del Dollaro’ dello spaghetti-western di casa nostra. Rientrato trionfalmente in patria, dopo aver smesso i panni dell’”Uomo senza Nome, Clint Eastwood provava prima a sfruttare la scia lunga del genere western con una serie di film piuttosto anonimi (almeno all’epoca, ma successivamente rivalutati nel tempo con la crescente fortuna critica riscossa da Clint), illuminati solamente dal suo nome prestigioso, poi, con repentino scarto decisionale, indossava le vesti del controverso Harry Callaghan (il nome originale è in realtà Callahan), ispettore di polizia di San Francisco dai modi spicci e rudi nei confronti dei criminali che si mettevano contro la legge. Un personaggio che se da un lato si è tirato addosso durissime accuse di fascismo, per l’uso ambiguo che vien fatto della violenza, dall’altra ha assicurato all’attore una vastissima popolarità, e ad un primo film nel 1971 ne sono seguiti altri quattro nell’arco di 17 anni. Inoltre vale la pena ricordare come in quegli anni abbia girato film d’azione e di guerra, lavorato con registi del calibro di Don Siegel, John Sturges, Michael Cimino  e alternato prove nelle quali egli stesso si poneva dietro la macchina da presa. La critica ha individuato nel primo Callaghan, “Dirty Harry” (il titolo originale) e ne “Il braccio violento della legge” di William Friedkin i punti di partenza per un’ondata di polizieschi reazionari che hanno goduto dei favori del pubblico nella metà dei ’70. Ma, come sempre accade, il tempo e una migliore sedimentazione del giudizio hanno portato in superficie ragioni più complesse (non ultimo il tributo d’ossessione pagato alla guerra nel Vietnam) che sono alla radice del suo successo. Callaghan è l’archetipo dell’eroe forte e pieno di dignità e onore, che rimanda inequivocabilmente ai modelli classici del western, per quella connotazione nichilista e solitaria, del personaggio. Callaghan è un cavaliere urbano ‘oscuro’, pieno di rabbia e di furore, diretta emanazione dell’epica western con la quale Eastwood si integra da par suo. Cinematograficamente resta fondamentale l’impatto innovativo che esso ha avuto sul genere poliziesco hard-boiled. Clint Eastwood in un intervista rilasciata a ‘Cahiers du Cinema’ dichiarava nel ‘92: «Non dirigo film preoccupandomi dell’aspetto commerciale; da questo punto di vista condivido ciò che dice John Wilson in “Cacciatore bianco, cuore nero”: ‘Non lascerò che otto milioni di mangiatori di popcorn mi dicano quello che devo fare’. Se si pensa a quella che sarà la reazione del pubblico, si smette di pensare alla regia, perché il film finisce con l’uniformarsi a idee preesistenti, a un’ipotetica aspettativa del pubblico. L’essenziale è attenersi a ciò che si vuole esprimere: solo in un secondo momento spetta al pubblico accettare oppure no quello che gli viene proposto. Avendo fatto esperienza di entrambi i modi di fare film, mi sembra che ci si possa solo mettere nelle mani del destino». Quindi, come detto in precedenza, è a partire da “Gli spietati” del 1992 che è stata presa in seria considerazione la qualità di Eastwood come regista e da quel momento la sua ascesa ai vertici della considerazione della critica è stata repentina. Un’altra importante considerazione da fare è che il regista californiano ha quasi in toto legato il suo nome alla Warner Bros. eleggendola sua Major d’elezione e creando la propria casa di produzione, la Malpaso, proprio sotto l’ala protettiva Warner. Ma i suoi primi lavori come regista – a partire da “Brivido nella notte” del ’71 – e molti come interprete (senza tener conto degli esordi della popolarità con Sergio Leone) sono stati realizzati sotto l’egida della Universal per cui solo unendo le due esperienze si può ragionevolmente avere una visione d’insieme della sua cinematografia.
La Warner Home Video in questi anni con tempismo assoluto (ed un qual certo opportunismo commerciale) ha cavalcato l’onda della fama raggiunta da Eastwood (a tutti i livelli di critica e di successo popolare) ed ha proceduto alla pubblicazione (spesso affastellate e/o sovrapposte le une sulle altre) di una serie di combinazioni (potrei definirle anche ‘copiose’) di ‘Collection’ a tema (prima in DVD poi in Blu Ray) dei suoi film che fanno oggi di Clint uno degli autori più presenti sul mercato dell’HD e che hanno avuto inizio con i festeggiamenti degli ottant’anni del regista-attore. Ma nessuna di queste può reggere il paragone con questa “Clint Eastwood Collection” or ora uscita sul mercato che, pur non potendosi definire ‘Ultimate’, è per corposità dei contenuti (21 dischi in totale: 19 in Blu-Ray e 2 documentari in DVD), e prezzo (interessante) alla portata, la migliore di tutte. Una ‘Collection’ certamente migliorativa della “Clint Eastwood – La Collezione Definitiva” contenente 17 BluRay ed 1 DVD uscita un anno fa. Diciamo subito che pure in questa nuova corposa edizione siamo ancora lontani dall’idea di ‘box definitivo’ per svariate ragioni; la prima più evidente è che non tutti i film di Clint Eastwood (sia da regista che da attore) sono patrimonio esclusivo della Warner Bros., e che molti dei suoi film sono stati girati per la Universal Pictures che ne detiene i diritti di sfruttamento, e poi, concretamente, che non ancora tutti i film sono stati trasferiti in High-Definition. I film in comune alle due edizioni in cofanetto sono “Ispettore Callaghan: il caso Scorpio è tuo”, “Una 44 Magnum per l’ispettore Callaghan”, “Coraggio… fatti ammazzare!”, “Il cavaliere pallido”, “Gunny”, “La recluta”, “Gli spietati”, “Potere assoluto”, “Mystic River”, “Flags of Our Fathers”, “Lettere da Iwo Jima”, “Gran Torino”, “Invictus” e il documentario esclusivo “Eastwood Factor” del 2010, un magnifico documento-ritratto (di 84’) assemblato dallo storico del Cinema Richard Schickel; rispetto al cofanetto dello scorso anno non troviamo “Dove osano le aquile” (1968), “I Guerrieri” (1970), “Cielo di Piombo Ispettore Callaghan” (1976), “Scommessa con la morte” (1988), mentre invece ci sono in più “Il texano dagli occhi di ghiaccio”, “Firefox – Volpe di fuoco”, “Debito di sangue”, “Hereafter”, “J. Edgar” e “Di nuovo in gioco”, il suo film più recente di cui è solamente interprete, e l’altro documentario esclusivo “Eastwood Directs: The Untold Story” sempre di Richard Schikel, uno dei maggiori esperti del Cinema di Eastwood. Quindi tutti titoli già pubblicati singolarmente dalla Warner Home Video, dei quali si benefici dei rispettivi contenuti speciali, riposti in ordine cronologico in un agile cofanetto con pagine ‘cardboard’ ognuna contenente due dischi, uno davanti e uno di dietro ad eccezione della prima e dell’ultima, e la raffigurazione del poster originale e un paio di immagini del film relativo. Inoltre, incluso nel box, un libro di 52 pagine patinato che è un estratto di “Clint Eastwood: Master Filmmaker At Work”. Ricordiamo tra i film – e sono  tanti – della Warner che ancora non sono stati pubblicati in Blu-Ray “Filo da torcere“ (1978) di James Fargo, “Bronco Billy” (1980), “Honkytonk Man” (1982), “Corda tesa” (1984) di Richard Tuggle, “Per piacere… non salvarmi più la vita” (1984) di Richard Benjamin, “Bird” (1988), “Pink Cadillac” (1989) di Buddy Van Horn, “Cacciatore bianco, cuore nero” (1990), “Un mondo perfetto” (1993) e “I ponti di Madison County” (1995), “Fino a prova contraria” (1999), “Space Cowboys” (2000), mentre “Fai come ti pare“ (1980) di Buddy Van Horn, pur pubblicato in BD non compare in nessuno dei due box citati. Sarà bene avvisare i nostri lettori, intenzionati a procedere nell’acquisto, che col tempo (e senza che nemmeno debbano trascorrere anni) si renderanno disponibili sul mercato nuovi box sempre più completi sul cinema (da regista e come attore) di Clint Eastwood e quindi di fare bene i propri conti e controllare cosa si abbia già in proprio possesso della nutrita sua filmografia.

 

(Luigi Lozzi)                                                © RIPRODUZIONE RISERVATA

 


(immagini per cortese concessione di Warner Bros. Pictures Italia)

 

Il cofanetto contiene i seguenti Blu-Ray:
Ispettore Callaghan: il caso Scorpio è tuo (1971) di Don Siegel
Firefox – Volpe di fuoco (1972) di Clint EastwoodUna 44 Magnum per l’Ispettore Callaghan (1973) di Ted Post
Il texano dagli occhi di ghiaccio (1976) di Clint Eastwood
Coraggio… Fatti Ammazzare! (1983) di Clint Eastwood
Il Cavaliere Pallido (1985) di Clint Eastwood
Gunny (1986) di Clint Eastwood
La Recluta (1990) di Clint Eastwood
Gli Spietati (1992) di Clint Eastwood
Potere assoluto (1997) di Clint Eastwood
Debito di sangue (2002) di Clint Eastwood
Mystic River (2003) di Clint Eastwood
Flags of our Fathers (2006) di Clint Eastwood
Lettere da Iwo Jima (2006) di Clint Eastwood
Gran Torino (2008) di Clint Eastwood
Invictus (2009) di Clint Eastwood
Hereafter (2010) di Clint Eastwood
J. Edgar (2011) di Clint Eastwood
Di nuovo in gioco (2012) di Robert Lorenz
+ The Eastwood Factor (documentario in DVD)
+ Eastwood Directs: The Untold Story (documentario in DVD)

 

NOTE TECNICHE
Il Film

CLINT EASTWOOD COLLECTION

(Clint Eastwood Collection)

Usa, 1971-2012
Regia: Clint Eastwood/ registi vari
Cast: Clint Eastwood/ attori vari

Informazioni tecniche del Blu-Ray

AspectRatio: 2.40:1 / 1.85:1 / 1.78:1 1920x1080p/ AVC MPEG-4
Audio: DTS-HD Master Audio 5.1 / PCM 5.1 / Dolby TrueHD / DTS-HD High Res Audio / Dolby Digital 5.1 /Dolby Digital 2.0
Distributore: Warner Home Video
Prezzo: Euro 229,00  [21 dischi]