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CHRISTMAS BLOODY CHRISTMAS di Joe Begos in DVD

 
 
 
 
 
 
 
 
Perfettamente allineato al clima natalizio festaiolo arriva in Home Video un Babbo Natale trasversale in chiave Horror, “Christmas Bloody Christmas“, che non potrà non piacere allo zoccolo duro di appassionati del genere soprattutto perché a proporlo è la Midnight Factory sotto l’ala protettiva (e distributiva) di Plaion Pictures.

Questa volta però Santa Claus, non nuovo ad assumere connotazioni – come dire – ‘controcorrente’ nel cinema, sembra essere stato ispirato al “Terminator” di cameroniana memoria in quanto, l’androide protagonista, viene inizialmente concepito per scopi militari e poi messo da parte e riciclato come un qualsiasi Babbo Natale ‘di rappresentanza’ e quindi piazzato dentro un centro commerciale a far bella mostra di sé. Però la situazione sfugge dal controllo dei responsabili e il Babbo Natale animatronico comincia a far strage di ignari e incolpevoli esseri umani a colpi di ascia, ma indossando l’immancabile berretto rosso d’ordinanza… Di Santa Claus killer al cinema ne abbiamo visti numerosi nel corso degli anni a partire dal classico “Black Christmas” di Bob Clark del 1974, passando per il suo remake “Un Natale Rosso Sangue” di Glen Morgan del 2006, e proseguendo (giusto per citarne alcuni) con “Natale di sangue” (1984) di Charles E. Sellier Jr., “Un minuto a mezzanotte” (1989) diretto da René Manzor, “Santa’s Slay” (2005) di David Steiman, “Silent Night” (2012) di Steven C. Miller, fino al recente “Una notte violenta e silenziosa” (“Violent Night” il titolo originale) di Tommy Virkola del 2022. Questa volta siamo alle prese con un androide impazzito derivato da “Terminator” e “Hardware”. Di Joe Begos, giunto al quinto film in nove anni di carriera, uno dei discepoli di Rob Zombie, avevamo apprezzato soprattutto “Bliss” del 2019. Importante poi il rimando a “Gremlins” (194) e al suo sequel “Gremlins 2” (1990), entrambi diretti dal maestro Joe Dante, in cui pupazzi e industria bellica costituivano un connubio quanto mai dannoso. Joe Begos aveva esordito con “Almost Human” nel 2014, un film indipendente low-budget decisamente ispirato ed influenzato da tutto ciò che ‘suona’ anni ’80, da Stephen King a Steven Spielberg a David Cronenberg, ma fondamentalmente acerbo nella sostanza e nella messa in scena. Nel 2016 è la volta di “The Mind’s Eye”, in cui il regista comincia a delineare meglio i suoi orizzonti con uno script che però rimanda inequivocabilmente a “Scanners” (di Croneberg). Ma nel 2019 arriva “Bliss” e le cose prendono decisamente una piega diversa con una messa in scena ispirata e distintiva che alzano (immediatamente) di molto le sue quotazioni. Dello stesso anno è poi “VFW” ambientato in un pretestuoso futuro distopico non del tutto convincente. Trama: La notte della vigilia di Natale, Tori (interpretata da Riley Dandy), proprietaria di un negozio di dischi e non particolarmente incline allo spirito natalizio, si ritrova in compagnia del suo dipendente Robbie, il quale nutre dei sentimenti per lei. I due trascorrono la serata in un vortice di alcol e discussioni animate che spaziano dalla musica al cinema. Mentre girovagano per la città, fanno visita al vicino negozio di giocattoli, dove i loro amici Jay e Lahna stanno celebrando la vigilia. All’interno del negozio, si trova un Babbo Natale robotico, ideato e messo in vendita dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti destinato però a essere ritirato dal mercato a causa di difetti diffusi nella realizzazione di questi robot natalizi. Intanto “Christmas Bloody Christmas”, con la cattiveria delle sequenze splatter, rimanda inequivocabilmente alle atmosfere ‘slasher’ degli anni Ottanta, e questo di per sé è già un bel segnale per i cultori del genere. Atmosfere caratterizzate dall’estetica retro, da neon dispensati in quantità industriale, da un gore artigianale ma quanto mai efficace e una sceneggiatura diretta e immediata ma non priva di originalità. Possiamo affermare che il film, pur rudimentale, è un piccolo gioiellino di serie B bello cattivo per gli appassionati più genuini e radicati del genere ‘slasher’. È sporco e maleducato ma al contempo rispecchia una concezione radicale e artistica dell’Horror, perché si possono rilevare una forte personalità registica, una certa ricerca visiva e una creatività mai ingabbiata in schemi precostituiti. “Christmas Bloody Cristmas” è un film programmaticamente caotico a partire dai dialoghi in cui i due protagonisti si parlano addosso a getto continuo e con questi neon coloratissimi sparati in faccia allo spettatore ad ogni singola sequenza. Mette in fila una serie di omicidi molto divertenti da guardare e fa anche un paio di cose inaspettate. Va aggiunto che Begos ha potuto disporre di un budget più corposo di quelli delle precedenti regie e il fatto di aver girato il suo film in 16mm gli ha permesso di ottenere un ‘look’ sgranato e molto ruvido ma decisamente caldo e pastoso sotto il profilo estetico. Ha dichiarato il regista al momento dell’uscita del film: «Avevo sempre covato il desiderio di girare un remake di “Silent Night, Deadly Night”, perché la mia adolescenza è coincisa con l’inizio degli anni duemila, quando esplose la moda dei rifacimenti: e se mai fossi diventato un regista, mi dicevo, il film che avrei voluto girare, più di ogni altro, era il classico Natale di sangue. […] Capitò che chi detenevano i diritti di “Silent Night, Deadly Night” mi chiesero di provare a mettere nero su bianco l’idea del remake. Scrissi un trattamento di poco più di una decina di pagine, che era esattamente il film che avrei girato. Loro però lo rifiutarono, poiché lo ritenevano troppo distante dalla storia dell’originale e quindi temevano che i fan si potessero incazzare. Insomma, dopo questo rifiuto, è iniziata la pandemia e durante l’isolamento, siccome mi annoiavo, ho ripreso in mano quel trattamento e l’ho sviluppato». I primi quaranta minuti del film sono dominati da scene non sanguinolente, mentre nella seconda parte la narrazione cambia drasticamente, con gli omicidi che prendono il posto della prolissa verbalità. Il regista governa il caos con padronanza e una certa dose di classe. Visivamente lo stile del regista, pur a capo di poche pellicole girate, si vede eccome: veloce d’esecuzione, frenetico, convulso, affettatissimo, sempre con l’acceleratore premuto a tavoletta, dalla messa in scena caotica, con primi piani traballanti e soggettive instabili, sovente utilizzando la macchina a mano.
TECNICA
“Christmas Bloody Christmas” arriva in Home Video, in un impeccabile DVD (disponibile anche il Blu-Ray) grazie a Midnight Factory ed alla distribuzione di Plaion Pictures, nella consueta ed elegante edizione slipcase, che all’interno della confezione offre il surplus del solito, immancabile e apprezzatissimo booklet di 12 pagine. Il film è stato girato interamente in formato analogico su pellicola 16mm, in modo da ottenere quel risultato di ruvidezza e quel tocco decisamente ‘sovraccarico’ del cromatismo voluti dai realizzatori. Formato immagine 2.39:1 e sonoro in Dolby Digital 5.1 perfettamente in linea con la proposta ottimale di Midnight Factory. Neri convincenti nonostante uno schema colore debordante, la grana, che caratterizza l’intera opera, risulta piuttosto ‘greve’ rende problematico individuare eventuali limiti nella codifica. Le tracce audio (sia in Italiano che nell’originale) restituiscono appieno la tensione della scena con più di un momento suggestivo tra colonna sonora, effetti e un’ottima presenza scenica d’insieme. Come extra c’è il trailer e libretto di approfondimenti testuali a cura di Nocturno.

(Luigi Lozzi)                                                 © RIPRODUZIONE RISERVATA

NOTE TECNICHE
Il Film

CHRISTMAS BLOODY CHRISTMAS
(Christmas Bloody Christmas)
Usa, 2022, 81’
Regia: Joe Begos
Cast: Jonah Ray, Dora Madison, Jeff Daniel Phillips, Abraham Benrubi, Jeremy Gardner.

Informazioni tecniche del DVD

Video: 2.39:1
Audio: Italiano, Inglese Dolby Digital 5.1 / Italiano DTS 5.1
Distributore: Midnight Factory/Plaion Pictures