CD-Teca Ideale: FLOR DE AMOR di Omara Portuondo
ARTISTA: OMARA PORTUONDO
TITOLO: Flor de Amor
ETICHETTA: World Circuit/IRD
ANNO: 2004
La Passione è vita! Sì, è la passione per le cose che facciamo a farci sentire vivi, a fornirci il propellente per superare i momenti difficili e permetterci di mostrare al ‘resto del mondo’ gli aspetti più genuini della nostra personalità. Qualche volta capita che ci appassioniamo ad un disco o ad un film; ma non perché questi debbano necessariamente avere qualità indiscusse, ma più semplicemente perché, più di altri, sono la cartina tornasole di un qualcosa che alligna nel nostro spirito e che riteniamo possa ‘descriverci’. E diventa grande il piacere di trasmettere ad altri questa nostra passione convinti che riusciamo in questo modo a farci capire meglio dalle persone a cui teniamo. Una delle mie ‘Passioni’ assolute (ed uno dei miei ‘dischi della vita’) è questo delizioso album di Omara Portuondo. “Flor de Amor” è disco che emana magia e dolcissime suggestioni da ogni suo solco. È magnifico ed emozionante. Omara ha la statura delle più grandi interpreti in circolazione e c’è solo da rammaricarsi che per così tanti anni – prima di ritrovarsi a cantare in coppia con Compay Segundo nel Buena Vista Social Club – la sua voce abbia sofferto dell’embargo americano e la si sia negata alle platee internazionali. Una carriera iniziata nell’amata Cuba fin dal 1952 (aveva 22 anni), in un quartetto vocale, poi dal ’59 come solista. “Flor de Amor” è ancor migliore della grande rentrée della cantante nel 2000 (“Buena Vista Social Club Presents…Omara”) per la World Circuit, emana magia e dolcissime suggestioni da ogni suo solco. Chiudere gli occhi e lasciarsi cullare dalle atmosfere che i 14 brani – selezionati personalmente da Nick Gold, autentico deus-ex-machina del progetto di recupero e divulgazione della musica cubana – suggeriscono. Vi sentirete immediatamente trasportati indietro nel tempo di qualche decennio e vi sembrerà di trovarvi in uno di quei locali fumosi nel cuore dell’Avana dove tutto questo era ordinaria quotidianità. Canzoni d’amore (’lettere’ ad essere più precisi), bolero, canzoni della Trova Cubana e della musica campesina, estratte dal più classico (e per molti versi inedito) repertorio dell’isola. E se è vero che il vocalismo di Omara è caldo e splendido, è altresì vero che un contributo decisivo alla riuscita del progetto l’ha dato l’accurato lavoro di produzione e di arrangiamento. E’ stato registrato nei leggendari EGREM Studios con uno straordinario cast di musicisti (Papi Oviedo, Manuel Galbán, Cachaíto López, Carlos Emilio e Jorge Chicoy degli Irakene; alcuni pure brasiliani, ma sarebbe lungo citarli tutti, che aggiungono un tocco di eleganza al progetto) a supporto che ha garantito la raffinata ricchezza del suono che rappresenta il primo tesoro di questo disco. A chiudere “Casa Calor” scritto per lei dal grande Carlinhos Brown. Omara è straordinaria nell’interpretare qualsiasi dei brani che le sono stati affidati, che si tratti di un son, di un bolero, di un tango o di una guajira. Ascoltate poi, ad esempio, il magnifico arrangiamento ‘vintage’ che accompagna un pezzo come “Amor de mis amores” e non potrete che non rimanere incantati da così tanta bellezza. Ma non c’è solo questo; Omara Portuondo è oggi una vera e propria istituzione della musica cubana e, sebbene affaticata dagli anni, continua a farsi ambasciatrice in giro per il mondo della musica dell’isola di Castro troppo a lungo relegata ai margini della scena internazionale dall’embargo economico-commerciale decretato dagli Stati Uniti fin dagli anni Sessanta, al tempo della crisi della Baia dei Porci. Le sue esibizioni e i suoi dischi rappresentano una garanzia assoluta di qualità e di fascinazione indiscussa per tutti coloro che hanno un certo feeling con le musiche provenienti dalle isole caraibiche.
(Luigi Lozzi) © RIPRODUZIONE RISERVATA