Musica

CAJUEIRO di Márcio Faraco

 

 
 
ARTISTA: MARCIO FARACO
TITOLO: Cajueiro
ETICHETTA: World Village/Ducale
ANNO: 2014

 

Con la sua musica Márcio Faraco incarna perfettamente lo spirito del suo tempo e l’anima odierna della sua terra, nelle sue canzoni poi egli racchiude e sprigiona l’essenza stessa della World Music, perché è così che ai giorni nostri si chiama quella pluralità di espressioni culturali messe in musica che ci arriva dai quattro angoli del mondo, abbattendo le frontiere e superando barriere ideologiche di basso conio. C’è passione, c’è voglia di divulgare la conoscenza in un artista che da molto tempo oramai è diventato il più rappresentativo esponente del nuovo corso imboccato dalla moderna bossanova e dal tropicalismo. C’è voluto tempo per farsi apprezzare pure dalle nostre platee che a lungo (e colpevolmente) si sono disinteressate al genere che quella magnifica generazione di musicisti (Mendes, Chico Buarque, il ‘poeta del tropicalismo’ di cui Márcio è grande amico, Jobim, Gilberto) aveva concorso a rendere popolare in tutto il mondo negli anni Sessanta. Faraco, proveniente da Porto Alegre, ovvero dalla parte estrema del sud del Brasile, è in primis l’erede riconosciuto di Caetano Veloso e Chico Buarque ed è comprensibile come ogni suo nuovo progetto discografico sia dai più atteso come un evento. Il nuovo album arriva a tre anni da “O Tempo” ed è vivificato da una grazia ed un’eleganza che fanno bene al cuore; un mix di milonga, jazz, samba, xote (un ballo carioca). L’artista è accompagnato da un gruppo di musicisti affiatati provenienti da Brasile e Francia, le due culture elettive tra le quali si è diviso nel suo girovagare per il mondo con chitarra al seguito. Ha cercato di ricomporre il mosaico dei ricordi di un Brasile che vive oramai solo nella memoria di molti e nelle antiche testimonianze discografiche. Cajueiro, che da il titolo all’album è il nome portoghese dell’anacardio, pianta tropicale che dà frutti a forma di cuore. La title-track introduce splendidamente un album magnifico, la deliziosa “Paris” potrebbe fare la gioia di Woody Allen; straordinario brano è “Fortuna”, la voce di Marcio si accompagna ad una delicata chitarra in una milonga dolente in cui la fisarmonica riveste un ruolo evocativo ed ammaliante. Tra gli stili stili variegati adottati emerge distintiva (quale comune denominatore di tutti i brani) un’indubbia vocazione melodica e brillano la fluidità del tocco chitarristico, la semplicità quasi disarmante della proposta musicale, sul filo della nostalgia e della saudade. Faraco è una presenza discreta, rispettosa, mai invadente, la sua musica si fa breccia con facilità nei sensi di chi l’ascolta, placa gli animi, reca piacere e serenità, in una parola sola ‘seduce’.

 (Luigi Lozzi)                                                © RIPRODUZIONE RISERVATA