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4 film di HAYAO MIYAZAKI in DVD

 

 
 
Le recensioni dei DVD di quattro dei numerosi film del Maestro giapponese Hayao Miyazaki che da qualche tempo sono entrati a far parte stabilmente del consumo ‘intelligente’ del mondo dell’Animazione.

 

 

 

 

 

 

IL MIO VICINO TOTORO – Special Edition

(Tonari no Totoro)

Giappone, 1988, 83’
Regia: Hayao Miyazaki
Aspect Ratio: 1.85:1  anamorfico
Audio: Italiano, Giapponese Dolby Digital 2.0 (192 kbps)  
Distributore: Lucky Red/Medusa [2 DVD]

 

Il consenso di cui gode Hayao Miyazaki, gran maestro dell’animazione giapponese premiato con il Leone alla carriera al Festival di Venezia del 2005, è andato crescendo nell’ultimo decennio – “Principessa Mononoke” (1997), “La città incantata” (2001), “Il castello errante di Howl” (2004), “Ponyo sulla scogliera” (2008) – al punto che, oltre le altre sue opere già conosciute ed apprezzate (e pubblicate per l’HE) degli anni ’70 e ’80 (“Le avventure di Lupin III”, “Conan, il ragazzo del futuro”, “Lupin III – Il castello di Cagliostro”, “Il fiuto di Sherlock Holmes”, “Kiki consegne a domicilio”), è oggi (finalmente) possibile disporre in DVD di questo capolavoro dell’88 in una interessante ‘Special Edition’ a 2 dischi; per chi riesce a comprenderne l’importanza si tratta di un piccolo evento. Un gioiello dell’animazione, dalle splendide animazioni ricche di colori, nel quale viene dispensato il mondo di fantasia di Miyazaki dove i bambini e la loro curiosità occupano una posizione centrale, ed al loro fianco ‘vegliano’ figure magiche e fantastiche, ricche di suggestioni e riferimenti, direttamente derivate dalle più classiche delle tradizioni giapponesi ma dal respiro universale. Il gattone enorme Totoro è diventato già da molto tempo simbolo e mascotte dello studio d’animazione più famoso del Giappone, lo Studio Ghibli (la Walt Disney del Sol Levante). Il nome Totoro è assai simile al ‘troll’ delle celebri saghe nordiche che in giapponese suona più o meno come ‘totoru’. Si tratta di un racconto poetico ed idilliaco narrato attraverso gli occhi innocenti di due sorelle (Satsuki e Mei) di 11 e 4 anni, ed ambientato negli anni ’50 in un piccolo villaggio di campagna, nei pressi di Tokyo, dove le bambine vanno a vivere con il loro papà in attesa di ricongiungersi con la madre (che è ricoverata in un ospedale nelle vicinanze) e dove incontrano i nerini del buio e gli spiritelli della fuliggine (che si celano nelle abitazioni abbandonate) a fanno la conoscenza con Totoro, lo spirito buono dei boschi, buffo e peloso, a metà tra gatto e orso, al quale immediatamente si affezionano e che ricambia il loro affetto dando loro protezione nel momento del bisogno. Incontrare un essere del genere è un privilegio concesso solo a poche persone, dall’animo buono ed immacolato, i bambini. Una vicenda personale e toccante per il regista nipponico, in larga misura autobiografica poiché Hayao assieme al fratello da piccoli avevano vissuto angosciosamente alcuni anni accanto alla mamma malata. L’occhio puro dei bambini è il motore trainante delle fantasie di Miyazaki per una narrazione che, pur privilegiando i temi dell’infanzia, si presta ad affascinare pure il pubblico degli adulti. Ci si muove tra realtà e fantasia (in fondo perché non pensare che queste figure fantastiche non siano altro che il frutto della fantasia delle bambine? Ai loro occhi tutto magicamente prende forma) con una delicatezza di tocco che lascia lo spettatore ammirato ed affascinato. Introspettivamente non si può non comprendere come il disagio vissuto da Satsuki e Mei, per la separazione dalla madre, si materializzi in un mondo di fantasia che dona loro conforto e protezione. Capite, inoltre, bene come ci si muova, dal punto di vista dell’animazione, in un campo assai distante dalle ‘intossicazioni’ della grafica computerizzata e che aiutare i più piccoli a riappropriarsi di un mondo favolistica come questo non possa che fare bene al loro spirito quanto alla costruzione del loro personale mondo fantastico. Se da un lato ci meraviglia il fatto che un’opera del genere giunga in Italia dopo oltre venti anni dalla sua uscita – ci sono stati problemi di copyright legati al contratto in esclusiva che la Disney aveva stipulato con Studio Ghibli per la distribuzione in tutto il mondo; ma c’è chi conosce già il film per esserselo procurato su Internet in una delle altre lingue – dall’altra non possiamo che applaudire la Lucky Red per avercelo messo a disposizione. Sul secondo disco trova posto l’intero storyboard del film per tutta la sua lunghezza con il sottofondo sonoro. Inoltre trailer, spot ed un interessantissimo video promozionale. Le musiche sono di Joe Hisaishi con il quale Miyazaki ha da lungo tempo dato vita ad un fecondo sodalizio artistico.

(recensione redatta il 3 gennaio 2010)

 

 

KIKI’S DELIVERY SERVICE-CONSEGNE A DOMICILIO

(Majo no takkyūbin)

Giappone, 1989, 100′

Regia: Hayao Miyazaki

Aspect Ratio: 1.85:1  anamorfico
Audio: Italiano, Giapponese Dolby Digital 5.1

Distributore: Buena Vista Home Entertainment

                 (al momento Fuori Catalogo)

 

Cerchiamo di fare uno sforzo costruttivo (e un’affermazione) da cui abbiamo tutto da guadagnare: l’animazione non è solo quella firmata dalla Walt Disney e dalla DreamWorks! E’ questo un settore nel quale si libera la fantasia di decine e decine di autori e disegnatori di valore assoluto che non meritano di essere penalizzati solo perché non possono usufruire del sostegno promozionale di mogul come quelli che detengono l’egemonia dell’intrattenimento per l’infanzia. Prendete per esempio questo “Kiki – Consegne a domicilio”, un allegro e delizioso cartone animato realizzato da Hayao Miyazaki (che è poi l’autore del più noto “Princess Mononoke”), un veterano dell’animazione ed uno dei più acclamati disegnatori in attività, ed imperniato intorno alla figura di una piccola streghetta 13-enne, con tanto di scopa volante e di gatto nero al seguito, che decide di prendersi un anno sabbatico lontano dai suoi cari per apprendere tutte le arti magiche che competono ad una strega che si rispetti. Tanto per cominciare mette a frutto le sue capacità istituendo un servizio rapido di consegne a domicilio… Siamo più dalle parti di storie minimaliste come “La gabbanella e il gatto” che non “Monster & Co.” ovviamente; ma il tutto è proposto con grazia ed intelligenza senza lesinare in insegnamenti da assimilare tra le righe della narrazione: l’indipendenza che viene col crescere, la responsabilità delle azioni quotidiane, il condividere con altri le proprie esperienze costruttive; al cui conseguimento da parte dell’adolescente Kiki concorre una seire di figure femminili. Tecnicamente il DVD mantiene un soddisfacente livello complessivo.

(recensione redatta il 11 gennaio 2003)

 

 

PORCO ROSSO

(Kurenai no buta)

Giappone, 1992, 93’
Regia: Hayao Miyazaki
Aspect Ratio: 1.85:1  anamorfico
Audio: Italiano, Giapponese Dolby Digital 2.0 (192 kbps)
Distributore: Lucky Red/Medusa

 

C’è voluto del tempo ma alla fine Hayao Miyazaki è stato sdoganato anche in Italia, nonostante ci fossero schiere di appassionati che ne seguivano le orme da decenni. Così accanto alle opere degli ultimi anni (“La principessa Mononoke” del ’97, “La città incantata” del 2001, “Il castello errante di Howl” del 2004, “Ponyo sulla scogliera” del 2008), via via sempre più apprezzate, c’è stato il recupero (grazie alla Lucky Red che li ha pure distribuiti in sala) di un paio di capolavori di una ventina d’anni fa, “Il mio vicino Totoro” dell’88 e questo del 1992. “Porco Rosso” era stato concepito dalla grande passione del maestro giapponese (settant’anni lo scorso 5 gennaio) per il mondo dell’aviazione ed originariamente il progetto prevedeva un breve cortometraggio per la Japan Airlines, poi lievitato nella mente del regista per trasformarsi in un lungometraggio compiuto. Nell’incipit, sui titoli di testa, nove topini battono a macchina in lingue diverse: «Questo film narra la storia di un maiale, soprannominato Porco Rosso, che si batte contro i pirati del cielo a rischio del suo onore, della sua donna e dei suoi beni, ambientata nel Mar Mediterraneo all’epoca degli idrovolanti». E già questo può essere sufficiente a rendere conto del magistrale lavoro creativo di Miyazaki assecondato dal mitico Studio Ghibli. Quello che sorprende (negativamente) circa il ritardo con cui questo film si è reso disponibile nel nostro paese è il fatto che a suo tempo Miyazaki aveva descritto questo suo lavoro come un atto d’amore nei confronti della cultura italiana tant’è che il protagonista – un ex pilota di idrovolanti uscito indenne dalla Grande Guerra, e misteriosamente trasformato in un maiale antropomorfo -, ora cacciatore di taglie, sorvola con il suo aereo i mari dell’Adriatico e si ritrova persino a Milano. Pura poesia assistita da un magnifico disegno.

(recensione redatta il 11 marzo 2011)

 

 

  LA CITTA’ INCANTATA – Edizione Speciale 2 DVD

(Sen to Chihiro no kamikakushi)

Giappone, 2001, 125’
Regia: Hayao Miyazaki
Aspect Ratio: 1.85:1  anamorfico
Audio: Italiano, Giapponese Dolby Digital 5.1 (384 kbps)
Distributore: Universal Pictures

 

Il recente interesse attorno ad un maestro dell’animazione giapponese qual’è Hayao Miyazaki, grazie all’acclamatissimo “Ponyo sulla scogliera”, presentato al Festival di Venezia 2008, e al recupero in DVD di uno dei suoi capolavori passati, “Il mio vicino Totoro” dell’88, in un contesto di grandi opere firmate, tra serie animate e lungometraggi, fin dai primi anni ’70, ha ricondotto l’attenzione dei fruitori pure su altri gioielli della sua filmografia. In testa a tutti “La città incantata”, vincitore dell’Orso d’Oro a Berlino 2002 prima, e trionfalmente dell’Oscar 2003 per il Miglior Film d’Animazione poi. Miyazaki è chiamato ‘Imperatore’ nel suo paese, senza fare torto ad Kurosawa. Con umiltà Akira diceva di lui: “Talvolta lo paragonano a me, ma la cosa mi spiace per lui perché così facendo lo abbassano di livello”. Se Walt Disney, Pixar, DreamWorks & Fox continuano ad imperversare incontrastati con i loro film nell’industria dell’immaginario per l’infanzia, il consigli che posso darvi è di far crescere i vostri figli anche con questi film che hanno uno spessore emozionale e poetico unico. Lavori di raffinato gusto estetico che si rivolgono anche ad uno spettatore più maturo e meno incline a lasciarsi mistificare. In questo film si narra di una ragazzina di dieci anni, Chihiro, riluttante ad accettare un trasloco voluto dai genitori in una nuova città. Al primo impatto la bambina, accovacciata sul sedile posteriore dell’auto dei genitori, sembra essere capricciosa e scontrosa, alla fine invece illuminerà la scena con le sue innocenti certezze, le uniche che possono dare speranza all’umanità, avendo dalla sua la forza dell’immaginazione. Imboccato un tunnel misterioso la famigliola si ritrova in una città abbandonata, abitata da antiche divinità e creature magiche, governata da una malvagia strega… Sul secondo disco lo storyboard integrale.

(recensione redatta il 14 aprile 2010)

 

 

 (Luigi Lozzi)                                                © RIPRODUZIONE RISERVATA